Ue, fondi per il supercalcolo aperto alle imprese

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Da Bruxelles sono appena partiti gli inviti per i finanziamenti rivolti alle attività di ricerca e di innovazione nel campo del calcolo ad alte prestazioni (high-performance computing – Hpc). I progetti, per i quali è disponibile un bilancio complessivo di 190 milioni di euro, dovranno concentrarsi sui settori individuati da Euro Hpc nel piano di lavoro per il 2019: lo sviluppo di tecnologie essenziali per l’hardware e il software di calcolo ad alte prestazioni, il sostegno alle piccole e medie imprese dei settori manifatturiero e ingegneristico per un uso innovativo del calcolo ad alte prestazioni e la creazione di centri di competenza Hpc in ogni Paese partecipante all’impresa comune.

I supercomputer sono necessari per elaborare quantità sempre crescenti di dati, apportando benefici in molti settori della società: dalla sanità alle energie rinnovabili, dalla sicurezza dei veicoli alla cibersecuriry. Il Consiglio ha adottato un regolamento volto ad istituire l’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (Euro Hpc), una nuova struttura giuridica e di finanziamento, che mette in comune risorse provenienti da 25 Paesi europei, realizzando un’infrastruttura di supercalcolo e di dati a supporto della ricerca e dell’innovazione nel settore, con la partecipazione di scienziati, imprese e industria. Questa struttura darà agli utenti europei pubblici e privati un migliore accesso al supercalcolo, che è essenziale per sostenere la competitività e l’innovazione. L’impresa comune Euro Hpc è stata istituita nel novembre 2018 e resterà operativa fino al 2026.

“L’adesione dell’Italia a questa seconda fase del programma Euro Hpc, orientata allo sviluppo di tecnologie ed applicazioni in questo settore strategico – ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Andrea Cioffi – sarà un mezzo efficace per accrescere la competitività del nostro Paese attraverso l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese italiane”.