Ue, Nardella: “Von der Leyen convochi sindaci città europee”

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Il presidente di Eurocities e sindaco di Firenze, Dario Nardella, in occasione del Forum del Corriere della Sera (su corriere.it) ‘L’Europa delle città oltre il Covid’, ha detto: “Abbiamo chiesto un incontro alla presidente della Commissione europea von der Leyen e al presidente del parlamento europeo Sassoli perché è necessario avere un canale diretto, non solo di finanziamento ma anche di condivisione delle strategie. Faccio un appello: Von der Leyen guardi a ciò che ha fatto il presidente americano Biden, convochi subito i sindaci europei, condividendo con questi le strategie e chiedendo ai Governi nazionali di impegnarsi su questo fronte”. Nardella ha ricordato appunto che Biden “nel primo mese ha fatto due cose fondamentali: ha incontrato insieme alla sua vice Kamala Harris tutti i grandi sindaci americani per recuperare un rapporto che si era perso nel tempo e ha nominato ministro dei trasporti proprio un sindaco, Buttigieg, che era stato suo avversario nella fase iniziale delle primarie. Gli obiettivi ambiziosi – ha aggiunto – che la Commissione europea si è data, tra cui la carbon neutrality entro il 2050, si potranno raggiungere solo a due condizioni, ovvero che i sindaci siano pienamente coinvolti nella costruzione delle strategie e che abbiano un canale di finanziamento diretto per realizzare quelle opere necessarie ad abbattere l’inquinamento. Siamo partiti bene col ministro Amendola per definire un progetto per le città metropolitane di finanziamenti attraverso il Recovery Fund ma devo dire, con grande rammarico, che nelle ultime settimane ci siamo bloccati. Il rischio è che si perda tempo prezioso, che l’Italia perda l’occasione del Next generation Eu, è probabilmente l’ultima vera occasione che abbiamo di fronte. È necessario recuperare questo tempo perso in tutti i modi”, affermando che anche “il Recovery Fund sarà un test decisivo per tutti i Paesi europei. Tra le sfide di un sindaco, progettare le città del futuro e affrontare l’emergenza di oggi, due cose che sono collegate tra di loro: significa ad esempio attrezzarsi sulle grandi sfide dell’ambiente, dell’innovazione tecnologica, dei trasporti pubblici e lavorare sulla sfida dell’economia. Proprio sui trasporti, uno dei problemi che abbiamo sarà la riapertura delle scuole superiori, che è imminente e mi auguro venga confermata la data del 7 gennaio: l’Italia non può permettersi di mantenere ancora le scuole chiuse ma dobbiamo preoccuparci di attrezzare un sistema di trasporto pubblico adeguato per muovere i 2,5 milioni di studenti superiori che abbiamo in Italia. Nello stesso tempo dobbiamo investire sul trasporto pubblico del futuro, da qui la necessità di usare il Recovery Fund e il Next generation Eu”.