UN BERSAGLIO AL GIORNO

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La polemica del giorno di Matteo Salvini oggi ha come bersaglio l’#aborto e la #libertà di #scelta delle #donne. Ogni giorno, un bersaglio. Si muove sul campo dei diritti, della società civile e della politica più come un tiratore scelto che come un senatore, cioé un uomo che, a maggior ragione vista la sua posizione privilegiata, dovrebbe dare il buon esempio tanto quando (infatti, quando?!…) è nelle Istituzioni tanto quando è tra la gente.

Come donna, come mamma e come portavoce 5stelle, trovo che le dichiarazioni di Matteo Salvini, che ha giudicato ‘incivile’ la scelta di una donna che si trova più volte a interrompere una #gravidanza presso i Pronto Soccorso, siano non solo infondate (visto che i dati dell’Istituto Superiore di Sanità parlano invece di un calo in Italia delle Interruzioni Volontarie di Gravidanza negli ultimi anni) ma che siano anche una strumentalizzazione violenta di una tematica complessa e delicata che come tale andrebbe affrontata: con rispetto, educazione al #rispetto e senza attacchi alla libertà di scelta delle donne, come invece avviene in alcuni casi. Ricordando che appunto si tratta di una scelta. Difficile e dolorosa.

Solo qualche settimana fa vi ho raccontato il caso del Campus Biomedico di Roma (qui trovate il post http://bit.ly/37xydxQ )
dove sembrerebbe che medici e studenti siano obbligati, da regolamento, all’obiezione di coscienza riguardo ad eventuali richieste di Interruzioni Volontarie di Gravidanza: una disposizione che lede il diritto di scelta delle donne e il principio di laicità dello Stato. Per questo ho presentato un’interrogazione alla Giunta di Nicola Zingaretti, visto che si tratta di una struttura accreditata dalla #RegioneLazio.

Questo è solo un esempio di come, in verità, siano tante le sfaccettature in gioco e che la frettolosa semplificazione accusatrice su un #diritto troppo spesso negato è un’ulteriore #ingiustizia.