Un borgo da fiaba tra le montagne innevate dell’Appennino, in Molise

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Borgotufi è l’albergo diffuso di Castel del Giudice (IS) dove l’inverno è un concentrato di autentiche emozioni, tra camini accesi, romantici soppalchi, piatti con il tartufo, momenti di wellness

Le luci svelano i contorni dei tetti che disegnano un borgo fiabesco, che appare come arrampicato sulla collina, custode, con le sue stradine e case in pietra, di un’atmosfera senza tempo. È Borgotufi, albergo diffuso di Castel del Giudice (IS), in Molise al confine con l’Abruzzo, luogo di rinascita – qui fino a qualche anno fa c’erano stalle e case abbandonate – e di turismo sostenibile. Dalle tendine ricamate che decorano le finestre delle sue casette, la magia della neve che cade soffice sul borgo e sulle montagne intorno è pura emozione.

Anche di sera, quando si rientra da una giornata in esplorazione tra antichi paesi, boschi imbiancati e i monti dell’Appennino, per riscaldarsi davanti al proprio camino, magari brindando con un calice di vino Tintilia del Molise. Tutte le 33 case di Borgotufi, camere e suite in stile rustico con pietre a vista e legno, e le nuove più moderne e di design, sono indipendenti, per vacanze super rilassanti e il comfort e i servizi di un hotel di livello, come il ristorante e il centro benessere. Alcune casette hanno bellissimi soggiorni e cucine attrezzate, altre rivelano accoglienti camini e romantici soppalchi.

Borgotufi è punto di partenza per passeggiate sulla neve, per ciaspolate sul pianoro di Prato Gentile di Capracotta, patria dello sci di fondo con i suoi suggestivi percorsi che si snodano per 15 km all’interno di un bellissimo bosco di faggi e di abeti, o tra gli abeti soprani di Pescopennataro. Ma anche per sciare sulle vicine cime di Roccaraso (AQ) che mostrano scenari incantevoli e impianti all’avanguardia tra 150 km di piste di discesa del comprensorio sciistico dell’Alto Sangro e dell’Altopiano delle Cinque Miglia.

In Alto Molise, ogni giorno c’è un paese, una tradizione, o un paesaggio naturale da scoprire, come Agnone, con le campane, il caciocavallo e i dolci tipici, e Pietrabbondante con la straordinaria archeologia sannita.