Un fornello per cucinare. Alcuni abiti. Avanzi di cibo

0
66

È stato trovato morto la mattina del 26 dicembre, a Busto Arsizio, in quell’auto che era tutto il suo mondo. Casa. Aveva 66 anni ed era un senzatetto.

C’è una parte di Paese che non ce la fa. Che ci chiede a gran voce di contrastare povertà, disoccupazione, la solitudine e l’inferno che colpisce tante, troppe persone. Ecco perché ci fa strano che vi sia chi propone di cancellare il reddito di cittadinanza.

Significa ignorare la realtà in cui versa il Paese. O, ancor peggio, non aver mai parlato con quelle famiglie che non mettono insieme pranzo e cena.

Poi, siamo d’accordo, la misura va corretta. Certo. Bisogna migliorarla, farla dialogare con gli altri strumenti di lotta all’indigenza e attivazione del lavoro. Perché il reddito da solo non crea lavoro. E non basta nemmeno a combattere la solitudine, la fragilità. Serve cura, competenza, accompagnamento. Ma la misura, in sé, non va messa da parte.

Anzi. Serve rimodulare il reddito, potenziarlo, ridefinirlo, non abolirlo. Accompagnarlo con investimenti per creare lavoro, fare formazione, costruire percorsi di attivazione e inclusione. Perché il nostro primo obiettivo è aiutare chi è in difficoltà. A tutti i costi e con ogni mezzo possibile.