UN GIORNO DOVREMO SPIEGARE COSA ABBIAMO FATTO DI FRONTE A QUESTA IMMAGINE

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Il bambino che sotto il controllo dei poliziotti ha in braccio il suo bene più prezioso, i libri, è stato buttato in mezza ad una strada, insieme ad altre duecento persone, da Matteo Salvini.
Lo sgombero dei poveri dalla scuola occupata di Primavalle a Roma è stato voluto dal ministro degli interni, che se ne è pure vantato sui social.
Quel bambino mostra tutta la forza e la dignità degli oppressi e tutta l’infamia di miserabili oppressori come Matteo Salvini, che assieme a tutti i suoi sicuramente non si preoccuperebbe mai di salvare un libro.
Un giorno questa foto sarà storia, come altre immagini tremende di bambini colpiti dalla violenza del potere, dalla guerra, dal razzismo. Questa foto è già un giudizio: Matteo Salvini è un feroce nemico dei poveri ed in particolare dei loro figli e questa immagine lo definisce per sempre.
Però oggi il capo della Lega ha il consenso del quaranta per cento degli italiani, i leader dei principali sindacati e del padronato lo riveriscono, le opposizioni ufficiali ed i suoi soci di governo lo criticano, ma in modo da non fargli danni.
Ecco allora la domanda che un giorno verrà posta, quando Salvini, come tutti quelli come lui, sarà stato sfrattato con ignominia dal potere. Come è stato possibile che un tale mascalzone avvesse tanto successo, e tu, voi cosa avete fatto per combatterlo?
A questa domanda bisogna rispondere ora, impegnando tutta l’anima e tutte le forze affinché il giudizio su Salvini espresso dal bambino coi libri, quel giudizio divenga disprezzo di massa. Salvini deve raccogliere con gli interessi tutto il male che ha seminato, solo se saremo implacabili con lui ed i suoi il suo consenso cadrà.
Sì basta col politicamente corretto, Salvini è un nemico infame dell’umanità che non merita alcun rispetto. Pietà l’è morta.                                                                                                                                             giorgio cremaschi.