UN GRANDE MAGISTRATO, UN GRANDE UOMO

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Francesco Saverio Borrelli è stato un grande magistrato. L’hanno detto in molti, prima di me. Mi limito solo a ricordare un episodio vissuto in prima persona, quando ebbi modo di conoscerlo, che ne illumina non solo la grandezza come magistrato, ma anche la saggezza di uomo delle Istituzioni, con un stile sobrio ed equilibrato come pochi.
Ricordo la sua pacatezza e la sua capacità di mediazione una volta (era il ’93) che entrammo in conflitto con un’indagine di Di Pietro che riteneva una nostra (sacrosanta) indagine su mafia e appalti un’interferenza con una sua indagine perché arrestammo un imprenditore che stava collaborando con lui in un’indagine per corruzione. E Borrelli seppe trovare il punto di mediazione in una lunga riunione nel suo ufficio. E la sera ci invitò tutti a cena a casa sua per una cena di “conciliazione”: oltre a me, c’erano Caselli, Scarpinato, Lo Forte e Patronaggio per Palermo, Davigo, D’Ambrosio, e Colombo per Milano. Non credo ci fosse Di Pietro che mi pare non apprezzò molto il gesto di composizione di Borrelli. Certo è che da allora iniziò un proficuo percorso di collaborazione fra le Procure di Milano e di Palermo.
Antonio Ingroia