“Una laurea ad hoc per entrare nella PA”

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Un’amministrazione pubblica capace di rinnovarsi, con assunzioni di giovani, un piano di digitalizzazione reale e nuove regole per la dirigenza. Questa la Pa voluta da Giulia Bongiorno, che, in un’intervista all’Agi a un anno dall’avvio del governo giallo-verde, annuncia di voler puntare a velocizzare i concorsi e assicurare l’accesso al pubblico impiego in tempi certi attraverso un nuovo corso di laurea.

Un programma non caratterizzato solo dal contrasto ai cosiddetti ‘furbetti del cartellino’ ma dalla volontà di cambiare il volto di un’amministrazione che deve diventare più giusta ed efficiente.

Qual è il bilancio di questo primo anno di governo per il suo ministero?

“A me piace parlare con i fatti e la scorsa legge di bilancio documenta un dato molto positivo. In passato la Pa è sempre stata oggetto di tagli, noi invece abbiamo deciso di investire. Abbiamo finalmente eliminato il blocco del turn-over (per un dipendente che andrà in pensione, un altro sarà assunto) e stanziato risorse per assunzioni straordinarie: 130 milioni per il 2019, 320 per il 2020 e 420 per il 2021. Ho chiesto di assumere esperti in digitalizzazione, nell’uso dei fondi strutturali, nella semplificazione. E ho già dato via libera a numerose assunzioni in settori delicatissimi come giustizia, sicurezza e scuola.

Ci sarà quindi un ricambio generazionale che favorirà anche la trasformazione digitale, un tema cruciale – una digitalizzazione ben fatta, ovvero preceduta da un’operazione di riordino e poi portata avanti con efficienza e precisione, non sarà una semplice cura ricostituente per la Pa, sarà un vero e proprio trapianto di cuore. A breve, poi, dovrebbe diventare legge il disegno ‘Concretezza’: se n’è parlato molto a proposito dell’introduzione dei controlli biometrici per verificare l’accesso in ufficio dei dipendenti pubblici, ma bisognerebbe parlarne soprattutto perché introdurrà concorsi ‘sprint’ e perché prevede misure per diffondere i migliori modelli organizzativi attraverso il Nucleo della Concretezza, una squadra di esperti che aiuterà le Pa in difficoltà”.

Quali gli impegni o i programmi principali che vuole realizzare nei prossimi anni?

“Voglio offrire certezze. Spesso i giovani rinunciano a entrare nel pubblico perché non si sa se e quando saranno banditi i concorsi, e questo nuoce sia a loro sia alla PA. Con il ministro Bussetti e il sottosegretario Guidesi stiamo lavorando all’istituzione di un nuovo corso di laurea, con accesso alla PA in tempi certi.

E ancora, voglio concorsi organizzati su base territoriale che, favorendo il reclutamento dei candidati da parte delle amministrazioni ubicate nelle regioni o nelle province indicate nel bando e consentendo di conoscere in anticipo le potenziali sedi di destinazione, mettano un freno al fenomeno della migrazione.