UNA LINEA, UNA FACCIA

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Quel che serve a Forza Italia è una linea politica chiara e una faccia che la incarni. Serve a Forza Italia, ma soprattutto serve a dare forza all’Italia. Poi, certo, si può anche decidere di morire leghisti, ma che senso avrebbe? Che senso avrebbe ripudiare una storia ultraventennale rinunciando a dare degna rappresentanza a quei milioni di elettori che si considerano di centro o di destra, che non si identificano in Salvini o nella Meloni (e men che meno in Zingaretti) e che si sono rifugiati nell’astensionismo? Servirebbe, forse, a garantire qualche carriera personale. Non servirebbe certo a stabilizzare il sistema politico e a tutelare l’interesse nazionale. Interesse, oggi, maltrattato.
Da quando, un anno fa, l’ircocervo gialloverde si è insediato al governo, l’economia è precipitata dal male al peggio, il debito pubblico è aumentato, la politica giudiziaria è in mani forcaiole. Dice: Salvini ha però risolto il problema dell’immigrazione. Falso. L’obiettivo era espellere i 500mila clandestini presenti. Ebbene, quando ministro dell’Interno era Minniti ne venivano espulsi mediamente 18 al giorno, oggi 13. Di questo passo occorrerà più di un secolo per onorare la promessa elettorale. Il resto è propaganda, e un eventuale governo Salvini-Meloni della propaganda abuserebbe. Ma in questi mesi abbiamo sperimentato che, quando viene elevata a metodo unico di governo, la propaganda serve solo ad isolare il Paese, indebolendolo ulteriormente. Quel che urge è la Politica.
Quando, un anno e mezzo fa, Silvio Berlusconi mi offrì la candidatura, accettai sapendo che, dal punto di vista dell’interesse personale, avrei perso più di quanto non avrei potuto guadagnare. Lo feci assecondando non un calcolo, ma un ideale. Lo feci pensando di poter contribuire al bene dell’Italia e al futuro del centrodestra. Lo penso ancora. Così come penso che la mia, antica, idea di Stato abbia poco a che vedere con quella, improvvisata, esibita da Salvini. Per stile, soprattutto. Ma anche per sostanza. Penso che nel suo nuovo ruolo europeo il presidente Berlusconi sarà utilissimo al Paese. Penso che se ci rafforzeremo a Sud e se sapremo parlare al ceto medio e al mondo dell’impresa torneremo centrali e con noi tornerà centrale l’Italia. Basta poco, bastano una linea politica chiara e una faccia che la incarni. Basta un sogno, ma un sogno ad occhi aperti.