Una occasione mancata per una destra poco illuminata

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salvini

In queste settimane in cui l’Italia è alle prese con l’incremento dei contagi covid 19, con gravi ripercussioni sanitarie, economiche e con manifestazioni di piazza anche violente, si continua ad assistere da parte di certi esponenti politici a dichiarazioni poco obbiettive, a strumentalizzazioni insensate, e a comportamenti provocatori, senza alcun progetto concreto inerente la risoluzione delle problematiche che affliggono i cittadini. Non passa giorno che i rappresentanti delle opposizioni e spesso del renzismo ortodosso non trovino il modo di mettere sotto accusa e in difficoltà il governo, in un continuo rapporto conflittuale, sempre pronti ad assestare una spallata al presidente Conte e alla sua maggioranza, rischiando in un momento di estrema emergenza di portare l’Italia verso un nuovo lockdown e verso una gravissima crisi economica. Si rimane sconcertati di fronte a questo spettacolo sfascista offerto da certa destra il cui motto rimane sempre “tanto peggio tanto meglio” e che priva di contenuti validi riesce, virando a 360 gradi, ad accusare il governo di inefficienza sulla politica migratoria e a chiedere le dimissioni del ministro degli interni Lamorgese reo, a modo loro, di gravi responsabilità per l’attentato terroristico a Nizza. Certamente le esternazioni quotidiane di una becera opposizione, accompagnate ipocritamente da pubbliche espressioni di solidarietà ai reali problemi della gente, non riescono altro che ad accentuare la dicotomia, già esistente, tra cittadini e politica, e i cui esponenti privi di soluzioni e di coerenza tentano con accuse infondate di screditare il presidente Conte ostacolandone in questo momento emergenziale le già difficili scelte in ambito sanitario ed economico. Occorre più che mai in questi momenti bui per la nazione un approccio unitario del governo e delle forze più illuminate dell’opposizione per decisioni immediate e complesse, anche impopolari, ma rivolte sempre agli interessi della collettività.                                                                                                                                           (Dott. Paolo Caruso)