“Una vita da social” la Campagna educativa itinerante sui temi dei social network e del cyberbullismo

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Arriva a Trieste “Una vita da social” la campagna educativa itinerante dedicata ai minori, realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per la sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete.
Testimonial dell’evento i giocatori della Triestina Calcio, della Pallacanestro Trieste, la squadra di pallanuoto delle Orchette appena promosse nella serie A1 e la nuotatrice paraolimpica Giorgia MARCHI, plurimedagliata agli Europei e prossimamente impegnata in Australia ai Global Games.
Da L’Aquila a Palermo, attraversando lo stivale con un truck appositamente allestito comprensivo di un’aula didattica multimediale, gli operatori della Polizia Postale hanno incontrato oltre 2 milione di studenti nelle piazze e nelle scuole, 220.000 genitori, 125.00 insegnanti, per parlare dei temi della sicurezza online con un linguaggio semplice, ma esplicito per essere adatto a tutte le fasce di età.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione e di molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”.
Sempre più spesso, infatti, i giovani restano “contagiati” da modelli sociali trasgressivi sconosciuti ai genitori, così come moltissimi sono i ragazzi che trascorrono in solitudine ore su Internet incontrando altri internauti.
Il fascino della rete, la sottile suggestione del messaggio virtuale, l’idea di sentirsi “anonimi” ed il senso di deresponsabilizzazione rispetto ai comportamenti tenuti online, rendono la Rete oggi un luogo non più sicuro ed è per questo che occorre diffondere una cultura della sicurezza online che possa offrire alle nuove generazioni occasioni di riflessione ed educazione per un uso consapevole degli strumenti digitali.
Insomma sulla guerra dei like si costruiscono amicizie e rapporti personali ed è per questo che la Polizia di Stato, insieme ai genitori e agli insegnanti, è in prima linea per la lotta contro i nemici del web, per rendere sempre più sicura la navigazione dei piccoli internauti.