Undici italiani in un viaggio “esotico” nel sud est asiatico

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Vietnam e Cambogia da scoprire e rivalutare

CIRIE’ – Se non vi è ancora successo, preparatevi: prima o poi, a qualsiasi età ed a qualunque ceto sociale apparteniate, vi assalirà la voglia di un viaggio “esotico”, fuori dai normali canali vacanzieri, di quelli che vi porteranno poi a dire: Non lo dimenticherò mai.

Certo, bisogna prepararsi (fisicamente e organizzativamente) e prepararla minuziosamente (itinerario e luoghi da visitare, alberghi, guide, una buona agenzia…) una vacanza così, e pure economicamente, mentalmente e godere di buona salute (ad esempio il volo può durare anche oltre 12 ore, stretti nell’angustia di un sedile d’aereo…) ma poi il saldo finale – se tutto procederà nel verso giusto e i calcoli saranno stati fatti bene – risulterà senz’altro positivo.

E’ quello che è successo ad 11 “provinciali” del ciriacese, non digiuni di viaggi, che hanno realizzato tutto questo, e hanno pensato di renderlo pubblico a mo’ di esempio e d’incoraggiamento sia per chi ha già le idee chiare sia per chi è ancora tentennante e non sa come muoversi.

Prima componente di una formazione vincente è la scelta del gruppo: non molto numeroso né troppo distante nei gusti e con almeno altre due o tre precedenti esperienze analoghe; seconda caratteristica, concordare insieme l’itinerario (l’uomo solo al comando – come in tutte le cose – non può andare bene. Mai). Terzo aspetto da tenere in considerazione, una buona, e corretta, agenzia che sappia come e dove appoggiarsi e sia equilibrata nel prezzo: sono più numerose di quello che pensate…il periodo consigliato: novembre-gennaio.

Siem Riep (Cambogia) Huè, Hoi An, Hanoi, Baia di Ha Long (Vietnam). Non molti punti di arrivo e di visita, per poterli far bene in 12/14 giorni e questi paradisi letti, visti, studiati o semplicemente ascoltati dal racconto di altri vi appariranno in tutta la loro bellezza, accompagnati da persone (guide locali) capaci, una buona cucina e siti architettonicamente, artisticamente e storicamente ricchi e pronti ad offrirvi tanta cultura. Visitate i siti web per capire meglio tutto questo che vi raccontiamo…

In Cambogia una cultura millenaria, quella Khmer (IV-II sec a.C.), si intreccia con una natura ricchissima di acqua, di sole e quindi di verde nell’offrire visioni uniche e intriganti (le apsara, ballerine sacre incise nella pietra, i grandi volti rilassanti ricchi di pace e quiete, le architetture “che tendono verso il cielo”…) accanto ad alberi giganti e ad una natura lussureggiante di frutti e fiori diversi. Parliamo dei grandi templi, come Angkor Wat (1140 ca.) con altissime torri, monumento spettacolare ed unico al mondo, circondato da un fossato largo 190 m e lungo 1,5×1,3 km; Angkor Thom (1190 ca.) con le sue 5 porte monumentali decorate da proboscidi di elefanti e precedute ognuna da 54 statue di divinità buone e 54 cattive; il Bayon (XII sec.), in arenaria con volti giganteschi e 1200m di straordinari bassorilievi con oltre 11mila figure; Ta Prohm (XII sec.): giganteschi alberi e radici lo distruggono o lo sostengono… Ma parliamo anche di quelli cosiddetti “minori”: il Baphuon (1050): colonne ottagonali e architravi particolarmente belli; Banteay Kdei e Sras Srang (XII sec.): 4 ingressi, ciascuno decorato con garuda, con 4 volti di Avalokitesvara, il Budda della Grande Compassione…

In qualche caso si può trovare un intreccio religioso, culturale e architettonico particolarissimo, come il Budda ad 8 braccia, figlio di Induismo e Buddismo…

A proposito di intrecci culturali citiamo come esempio, sempre non conclusivo, ad Hanoi, il Tempio della Letteratura, il lago Hoan Kiem e la Pagoda con una sola colonna, ed, ancora, la città Imperiale di Huè (1804) con le tombe degli imperatori ed a contorno le loro decine di pagode; non esaustivamente sottolineiamo Hoi An, Città delle lanterne (1h di bus da Danang) che in pochi anni è passata da comunello insignificante a Patrimonio dell’Umanità.

E, per concludere, il “paradiso” di Ha Long, dove non dovete farvi mancare una mini crociera di un giorno ed una notte. Incontrerete una incantevole baia (ed ottimi pasti), immersi in una brillante giornata di sole tra le 3850 appuntite isolette scoglio più o meno grandi (il loro vero nome è “kart”) sparse su 15mila mq di mare profondo 6/10m e distante solo 120 km dalla Cina, in una visione da sogno che “vi farà consumare tutti i rullini che vi siete portati dietro”, pure per immortalare l’indescrivibilmente bel tramonto!

Piccola segnalazione finale. Se viaggiate con Singapore Airlines, è probabile che dobbiate sostare, per qualche ora, in un altro piccolo paradiso: il Changi Singapore Airport. Non restate seduti, per carità! Girate, visitate… Le amenità di questo aeroporto sono tante; anche in una semplice sosta – come nel caso dei nostri – ci si rende conto dell’unicità di questo luogo e di questa esperienza: abbondantemente rilassante, pulitissimo, confortevole e accoglientissimo anche per persone con handicap; un’esperienza che lascia, se non tutti, moltissimi viaggiatori in transito soddisfatti. Una “città” super accessoriata per qualunque esigenza, emergenza, necessità, col suo giardino delle orchidee, la terrazza dei girasoli, il parco delle farfalle, il cinema, l’hotel…

Insomma, la posta (quanto veduto, imparato e mangiato) vale la candela (costi, sacrifici, disagi e minacce che si possono prevenire: le zanzare…).

Cambiate poco denaro in entrambi i Paesi: in Cambogia (90/95% etnia khmer) accettano prevalentemente dollari nuovi e poco manipolati, in Vietnam (54 etnie; le principali: Cham, Viet e Khmer) dollari e euro. Le loro monete valgono, per 1 euro, rispettivamente 23.000 riel e 25.000 dong: occorrerebbe un portafoglio spropositato!

Per curiosità e correttezza, diremo che l’agenzia utilizzata dai nostri viaggiatori è la Imbarco 71 di Cirié, che ha organizzato tutto molto bene.

Buon viaggio!

Nella foto: Una porta di accesso all’Angkor Thom con le 54 + 54 statue di divinità

Franco Cortese Notizie in un click dicembre 2019