Un’Unione Europea sempre più reazionaria e antipopolare

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Governata da banche e multinazionali, pronta allo scontro sociale per portare avanti politiche di austerità e attacco alle classi popolari. Questa è la chiara indicazione che esce con la nomina della tedesca Ursula Von Der Leyen alla Commissione Europea e della francese Christine Lagarde a presidente della BCE. La prima già ministra della difesa del governo tedesco, implicata nelle vicende di guerra in Ucraina fedele alla Nato. La seconda, già al vertice del Fondo Monetario Internazionale, responsabile delle politiche di austerità e del massacro sociale in Grecia. L’ennesima dimostrazione che l’Unione Europea è una gabbia per i popoli, che nessun cambiamento è possibile dall’interno e che il suo carattere antipopolare è scritto nel dna di questa istituzione.