Usa 2020: Trump taglia i fondi alle città dem “anarchiche”

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Donald Trump ha firmato un memo per tagliare i fondi federali alle città governate dai democratici considerate “giurisdizioni anarchiche” e che mirano tra l’altro a ridurre i fondi alla polizia. Nel mirino, in particolare, Washington, New York, Portland e Seattle, dove le proteste razziali sono state più forti. Il memo chiede al dipartimento di Giustizia di definire la “blacklist” delle città entro 14 giorni e di renderla pubblica. Nel frattempo il provvedimento ordina all’Office of Management and Budget della Casa Bianca di dare linee guida alle agenzie federali per ridurre i finanziamenti governativi alle città che tolgono fondi ai dipartimenti di polizia. “La mia amministrazione non consentirà che i soldi delle tasse federali finanzino città che consentono esse stesse il deterioramento in zone senza legge”, si legge nel memo. “E’ imperativo che il governo federale riveda l’uso dei fondi federali per le giurisdizioni che permettono l’anarchia, la violenza e la distruzione nelle citttà americane”, prosegue. I fondi governativi che riguardano i settori trasporti, casa e sicurezza, sono in genere approvati dal Congresso, ma l’amministrazione può tentare di cancellare alcuni progetti. Cuomo: “”Se Trump viene a New York si porti l’esercito” Duro contrattacco del governatore dem di New York, Andrew Cuomo, a Donald Trump dopo la decisione del tycoon di tagliare i fondi federali alle città “anarchiche” come la Grande Mela. “Non può avere abbastanza guardie del corpo per passeggiare nelle strade di New York, meglio che abbia un esercito. I newyorchesi non vogliono avere nulla a che fare con lui”. Lo ha praticamente minacciato, spiegando che forse Trump “ce l’ha con la sua ex città perché New York l’ha rifiutato”, considerandolo un “clown” e un “fumetto da tabloid”. Per Cuomo quella di Trump è una mossa “politica ingiustificata e illegale”, ma “è un altro tentativo di uccidere New York City”. Durante la crisi covid il governatore di NY aveva tentato di mantenere aperto il dialogo con Trump e la sua amministrazione da cui dipendevano gli aiuti contro la pandemia, ma dopo la convention democratica i rapporti tra i due si sono spezzati.