USA: DATI CONTRASTANTI. LA FED TAGLIERA’ O NON TAGLIERA’ I TASSI ?

0
65

A luglio 2019 il valore delle vendite al dettaglio è cresciuto dello 0,7%, allineando quindi il quinto aumento successivo nelle vendite, battendo inoltre le previsioni che indicavano un +0,3%. Senza le auto ed il carburante la crescita sarebbe stata addirittura del 1% indicando come, a livello mondiale, il malato sia il settore auto. Inoltre la vendita è stata dovuta soprattutto al Prime day di Amazon, visto che le vendite fuori dai canali tradizionali sono cresciute del 2,8%.

Al fianco di questo buon dato sulle vendite abbiamo un dato stanco dal punto di vista della produzione industriale:

Un calo dello 0,2% sulla produzione, contro le previsioni di un incremento dello 0,1%. Bisogna dire che però i due indici Empire State e Philadelphia sulla manifattura, indicatori di carattere previsionale , solo leggermente previsionali, quasi ad indicare che, per la manifattura USA, il peggio sembra passato. Unico dato non proprio soddisfacente, dal punto di vista del lavoro, è quello del numero di ore lavorate che appare stabile.

Ora se le la BCE la scelta appare quasi obbligata, visto che i dati economici sono cattivi e, soprattutto, non c’è la capacità e la volontà, per i paesi maggiori, di fare delle vere politiche espansive, che cosa dovrebbe fare la FED dato che i dati di occupazione e di vendite al dettaglia vanno bene e quelli di produzione industriale sono meno peggio di quello che potrebbero essere, visti i cugini europei. Molti fanno notare che il cattivo dato dell’inversione della curva dei tassi non è tanto dovuto ad una recessione negli USA, quanto alla forte domanda di Attivi sicuri, non a problemi di economia reale. Nello stesso tempo Powell è sotto pressione da parte del presidente Trump che vuole un rilancio anche dei valori finanziari….                       fonte https://scenarieconomici.it/usa-dati-contrastanti-la-fed-tagliera-o-non-tagliera-i-tassi/