#USA2020: BUTTIGIEG IN DIFFICOLTÀ CON I SOLDI CHIEDE 13 MILIONI DI DONAZIONI PER RESTARE COMPETITIVO FINO AL SUPERMARTEDI

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Il candidato alla presidenza Pete Buttigieg ha inviato email ai suoi supporter per chiedere 13 milioni di dollari di donazioni per restare competitivo fino al Supermartedì.

Si tratta di un segnale di debolezza per l’ex sindaco di South Bend, Indiana, che cerca di mostrarsi come una alternativa concreta per la nomination sia al front-runner Bernie Sanders che al miliardario Mike Bloomberg:

“Questa è la realtà: con Mike Bloomberg in corsa e con nove gruppi che appoggiano Bernie Sanders, l’obiettivo si è mosso verso l’alto”, scrive Buttigieg che poi accusa Sanders di essere “un politico di Washington che ha speso anni a correre solo per la presidenza”.

Buttigieg ha poi attaccato Bloomberg definendolo come “un miliardario che sta gettando colossali somme di denaro in spot televisivi invece di far campagna elettorale”, affermando che pretende di vincere solo “grazie ai suoi soldi”.

Buttigieg nella sua email si dice anche sicuro di poter battere il presidente Donald J. Trump a novembre se ne avrà la possibiltà:

“Noi siamo la migliore chance di battere Trump. Ma la realtà è che se non saremo in grado di raccogliere 13 milioni di dollari prima del Supermartedì rischiamo di non avere mai questa chance”.

Quindi l’ex sindaco si appella ai suoi sostenitori:

“Vi chiedo: se credete che non occorra scegliere tra un candidato che vuole distruggere questo partito ed un altro che lo vuole acquistare con i suoi soldi, per cortesia aiutateci a raccogliere 13 milioni di dollari prima del Supermartedì per restare competitivi in corsa”.

Finora Buttigieg ha raccolto 6 milioni di dollari di donazioni a gennaio ed altri 11 dall’inizio di febbraio: si tratta di cifre che impallidiscono di fronte alla raccolta fondi di Sanders o a quelle che ha donato lo stesso Bloomberg alla sua campagna presidenziale dall’inizio di febbraio, ovvero 436,8 milioni di dollari.