USB a fianco dei lavoratori Carrefour di Crotone licenziati via Whatsapp

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Con un messaggio Whatsapp inviato nella notte dal direttore del negozio, 62 lavoratori del Carrefour di Crotone hanno saputo dell’avvio delle pratiche per licenziamento collettivo, un metodo infame e dispotico che accentua l’arbitrio e il ricatto padronale.

Appena saputa la notizia, i lavoratori hanno iniziato il presidio del negozio, ormai sbarrato, per difendere il posto di lavoro e la propria sussistenza.

Orari di lavoro compressi, spezzettati, aumento dei ritmi, somma delle mansioni, riduzione delle ferie e aumento della flessibilità, senza contare l’imposizione di movimentare le merci in spregio alle più elementari norme di sicurezza. Queste sono le condizioni che vivono i lavoratori del Commercio.

Il commercio e tutta la filiera di vendita, dai campi alla logistica, nonostante i volumi di affari impressionanti, da anni vedono i lavoratori sotto attacco, in Italia e negli altri paesi il colosso francese Carrefour è in prima fila.

Solo poco tempo fa il governo francese, in accordo con le aziende, ha goffamente difeso le aperture domenicali e festive, ignorando le proteste dei lavoratori che vogliono tutelare i propri tempi di vita.

Allo stesso modo, in Italia, alle aziende è permesso di decidere sulle vite dei lavoratori, scandendo tempi e calpestando dignità e diritti.

In questo caso, il sig. Perri padrone del negozio ha superato il limite e ha voluto comunicare per Whatsapp il licenziamento, un atto che ha procedure precise e che già normalmente stravolge la vita di chi lo subisce figuriamoci in questo modo .

Scorrendo le cronache si scopre che il Gruppo Perri, è stato a suo tempo indagato per la sua sospetta vicinanza con le cosche mafiose della zona. Se sono questi gli elementi, non stupisce, il rifiuto a sedersi ai tavoli di trattativa né tantomeno l’invio dei licenziamenti in questa maniera spiccia.

Ci rifiuta di accettare la logica su cui tutto si fonda sul profitto, a tal punto che è il mercato, anche nella crescente quota criminale a riscrivere i diritti e ad avere la vita dei lavoratori.

USB esprime la massima solidarietà ai dipendenti ingiustamente licenziati, denuncia la violenza padronale e condanna il pericoloso e colpevole silenzio della Carrefour e delle associazioni padronali di categoria.

USB Lavoro Privato Settore Commercio