VACCINI: TITOLO ASSURDO DI REPUBBLICA. BASTA CATASTROFISMO

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Il 99% dei lettori NON legge gli articoli, ma si ferma al titolone sensazionalistico. Che cosa si immagina mai una persona che vede il presunto “stop alla sperimentazione del vaccino” in prima pagina❓

👇 Raccontiamo i fatti. 👇

1️⃣ In Italia, i test sierologici ci dicono che solo una minoranza di persone ha gli anticorpi per il coronavirus (2.5%). Senza una campagna vaccinale avremo ancora troppi nostri concittadini esposti alle conseguenze del virus, perché siamo lontanissimi dalla soglia di persone che potrebbero essere una barriera naturale al virus perché immunizzate, cioè l’immunità di gregge.📌 Se ne vogliamo venirne fuori una volta per tutte, il vaccino serve. Punto.

2️⃣ Leggendo l’articolo, ben diverso dal titolo, si scopre che c’è stata UNA singola persona con una reazione avversa al vaccino su oltre decine di migliaia. Proprio perché la sicurezza è fondamentale, è stata TEMPORANEAMENTE sospeso il reclutamento di nuovi volontari, non la sperimentazione. 📌 Che invece VA AVANTI con circa 50.000 persone.

3️⃣ Il rischio zero non esiste. TUTTI i vaccini possono avere reazioni avverse. I vaccini sono vantaggiosi perché la frequenza degli eventi indesiderati è molto inferiore a quella degli effetti della malattia. Ricordo che la letalità (LA MORTE del paziente) dovuta al coronavirus è al momento dell’ordine di un caso su 1000. Per quanto gli effetti avversi del vaccino non siano ancora del tutto studiati, non arriviamo a nulla di paragonabile. 📌Il punto chiave è che i rischi del vaccino sono sicuramente molto ma molto inferiori a quelli della malattia.

4️⃣ Non c’è solo il vaccino di AstraZeneca-Oxford (prodotto con il fondamentale contributo della nostra IRBM di Pomezia): ce ne sono almeno altri cinque nella fase clinica III (quella finale). 📌 È molto probabile che ne avremo più di uno.

5️⃣ I tempi per lo sviluppo di un vaccino e la sua produzione sono di anni, proprio per minimizzare la possibilità di effetti avversi (in ogni caso molto rari). 📌C’è uno sforzo enorme da parte della comunità scientifica per produrre un vaccino in sicurezza e in tempi record.

6️⃣ Proprio perché la sicurezza è FONDAMENTALE, è normale rallentare la sperimentazione quanto si identifica un presunto effetto collaterale per studiarlo meglio. Si tratta di una procedura standard in qualsiasi sperimentazione. 📌 Non c’è alcun motivo per procedere in modo diverso, anche se è davvero importante ottenere il vaccino prima possibile.

7️⃣ Proprio perché ci sono tanti candidati vaccini, è sempre più probabile averne uno disponibile nei prossimi mesi, partendo dalla somministrazione alle categorie a rischio: personale sanitario, persone fragili, forze dell’ordine.

8️⃣ Proprio perché la sicurezza è fondamentale, le “corse al vaccino”, vedi Trump che lo vorrebbe prima delle elezioni americane o quello russo, per il quale non ci sono ancora dei dati sufficienti, sono quanto di più insensato ci possa essere. 📌 La scienza è collaborazione, non competizione.

9️⃣ L’articolo in sé spiega la questione abbastanza bene. Ma titoli come quello di oggi di Repubblica sono dannosissimi. Quante persone spaventate da paure irrazionali non si vaccineranno, e quante ne avranno danni da questa scellerata comunicazione?

🔟 Capisco che i giornali abbiano bisogno di lettori e click, ma c’è un’etica che dovrebbe essere messa davanti a qualsiasi vantaggio personale. 📌 Si scrive innanzi tutto per dare un servizio ai lettori, questo fanno i giornalisti coscienziosi che sono la netta maggioranza, e sono i primi ad essere danneggiati da chi fa sensazionalismo.

📌 Io capisco che quella che stiamo affrontando è una situazione niente affatto semplice. Con piccoli gesti (distanza, igiene respiratoria, mascherine ove necessario) però possiamo ridurre tantissimo la diffusione del virus, anche nella stagione invernale nella quale la situazione sarà più complessa, e soprattutto adesso abbiamo imparato a conoscere meglio come trattare questo ospite indesiderato, con farmaci e terapie più mirate (Remdesivir, Desametasone, anticorpi monoclonali, plasma iperimmune, etc).

Tutti insieme, ne verremo fuori. Di questo ne sono certo.

Marco Bella