Vaccino covid in Europa, la Spagna invita a iniziare la campagna in contemporanea in tutti i paesi

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I paesi europei devono andare di pari passo nella questione di vaccinazione e avviarla più o meno nello stesso momento, nell’arco di una settimana, ha affermato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez.

Al termine del Consiglio Europeo a Bruxelles il premier spagnolo ha illustrato ai giornalisti i piani dell’UE circa la vaccinazione dei cittadini comunitari.

Sanchez ha osservato che la Spagna è stata tra i paesi che hanno esortato all’inizio della vaccinazione in contemporanea negli stati membri.

“Una delle conclusioni è cercare di rafforzare il coordinamento nella strategia di vaccinazione. Ci sono stati alcuni paesi, tra cui la Spagna, che hanno chiesto alla Commissione Europea e agli Stati membri di iniziare la vaccinazione, se non nello stesso giorno, nell’arco di una settimana. Perché è molto importante condividere informazioni sul processo di vaccinazione e informare i cittadini spagnoli e tutti i cittadini europei”, ha dichiarato Sanchez in una conferenza stampa a Bruxelles, trasmessa dal canale televisivo 24 Horas.

Il primo ministro spagnolo ritiene che l’UE, spesso criticata per la mancanza di coordinamento delle sue azioni, stia lavorando nel migliore dei modi sull’acquisto dei vaccini.

“Se non ci fosse il coordinamento da parte della Commissione Europea e il sostegno di tutti i governi europei nelle trattative con le grandi aziende farmaceutiche, l’Europa non avrebbe il numero di dosi che avremo dal 2021 e la parità di accesso di tutti i paesi a seconda delle dimensioni della popolazione”, ha sottolineato.

Ad avviso del premier spagnolo, è di fondamentale importanza anche il fatto che l’UE sia pronta a condividere il suo surplus di vaccini con altri paesi.

“Tutti i paesi hanno convenuto che dobbiamo fare questo sforzo di solidarietà con i paesi che, purtroppo, non hanno né l’opportunità economica né l’accesso al vaccino nel prossimo futuro”, ha aggiunto Sanchez.
Mediante il sistema di distribuzione dell’UE la Spagna si è assicurata la ricezione di 140 milioni di dosi di vaccini che consentiranno di vaccinare 80 milioni di persone (mentre la popolazione del Paese è di 47 milioni). Le autorità pianificano che 15-20 milioni di cittadini spagnoli assumeranno il vaccino entro maggio-giugno dell’anno prossimo.

La vaccinazione in Spagna, che secondo i piani del governo avrà inizio a gennaio, sarà effettuata in tre fasi. Nella prima verranno vaccinati circa 2,5 milioni. Per primi riceveranno il vaccino gli ospiti ed i dipendenti di case di riposo e centri per persone con disabilità, poi gli operatori sanitari. La seconda fase dovrebbe svolgersi da marzo a giugno. Nella terza fase, come auspicato dal ministero della Salute, “saranno coperti tutti i gruppi”.