Variante indiana: che cosa sappiamo?

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Le varianti del virus non sono una novità, ormai lo sappiamo

E non devono generare panico ma prudenza. Questa variante identificata in India ha due mutazioni potenzialmente preoccupanti sulla proteina spike ma non ci sono dati che possano farci pensare che sia più trasmissibile o che generi una malattia più severa. E’ possibile invece che possa ridurre leggermente l’efficacia dei vaccini, come quella sudafricana, ma anche in questo caso servono dati prima di esprimersi.

Anche nei confronti della variante sudafricana i vaccini comunque sembrano conferire protezione, seppur con una efficacia minore, quindi l’unica cosa da fare è continuare a contenere e vaccinare. Giustissima da questo punto di vista la decisione di bloccare i voli dall’India.

Quello che ognuno di noi può fare per limitare la diffusione delle varianti è rispettare le regole, soprattutto adesso che si sta gradualmente cominciando a riaprire, e non rifiutare la vaccinazione quando si viene chiamati. Se ognuno di noi farà la sua parte, se tutti ci vacciniamo, il virus non farà più paura.