Variante SS 16. Laricchia (M5S) : “Regione si confronti con i territori per garantire la migliore soluzione”

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“La SS 16 ha bisogno di interventi per migliorarne la sicurezza e incentivare il turismo, ma questi lavori non possono essere fatti a discapito delle comunità e non tenendo conto dell’impatto ambientale e delle pesanti ricadute economiche e sociali per i territori coinvolti. Auspichiamo il massimo confronto tra Regione e tutte le amministrazioni comunali prima di prendere qualsiasi decisione sulla variante e prima della riunione che si terrà a Roma il prossimo 25 settembre al MIT alla presenza di Comuni e Regione”. Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia in merito agli interventi per l’ampliamento della Strada Statale 16.

“Il Movimento 5 Stelle è abituato a documentarsi e fare i dovuti approfondimenti prima di prendere decisioni – continua – e gli studi commissionati dall’amministrazione comunale di Noicattaro hanno portato a individuare l’allargamento in sede del solo tratto tra San Giorgio e Torre a Mare come la soluzione che meglio coniuga viabilità, sicurezza e rispetto dell’economia del territorio, prevalentemente basata su commercializzazione e produzione dell’uva da tavola. Non è possibile derubricare a interesse localistico l’impatto che la nuova bretella fortemente sostenuta dall’assessore Giannini e da alcuni consiglieri di maggioranza avrebbe sulle aziende agricole, che si vedrebbero espropriate di centinaia di ettari di terreno coltivati, dando vita a numerosi contenziosi; così come abbiamo bisogno di qualcosa di più sulle generiche rassicurazioni sulla salvaguardia delle Lame che si trovano sulla zona in cui si vorrebbe fare la nuova bretella. Nessuno vuole perdere i 250 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero, ma non si può scegliere la via apparentemente più semplice senza pensare alle conseguenze e ai reali costi dell’opera, in cui non sono state peraltro calcolate le spese per la viabilità complanare, che porterebbero a spendere una cifra ben più alta dei 250 milioni stanziati. Il nuovo tracciato non garantirebbe neanche una sicurezza maggiore per gli automobilisti, dal momento che terminerebbe a Mola di Bari, lasciando quindi inalterata la situazione attuale in termini di traffico. Questa Giunta regionale che tanto si vanta della legge sulla partecipazione provi a dare davvero ascolto ai territori, in modo da trovare la soluzione migliore per tutte le comunità interessate e per coniugare turismo e ambiente”.