Varianti del Coronavirus, Lorenzin: “Rispondere tempestivamente, necessario un cambio di passo”

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Nelle zone nelle quali il tracciamento ha funzionato, la pandemia è rimasta sotto controllo, per tutto il tempo in cui il tracciamento stesso ha retto. Più piccola è la zona nella quale si lavora, più il quadro può essere padroneggiato. Ma con le varianti, inglese, brasiliana e sudafricana, tutto cambia ed è necessario un adattamento. Secondo Beatrice Lorenzin, ministro della Salute nell’ambito dei governi Letta, Renzi e Gentiloni, al Governo è richiesto un cambio di passo. Nella situazione attuale, ci si trova di fronte a un quadro mutevole, che non può essere ignorato. Bisogna riadattare il sistema, in modo ragionato, rapido, puntuale: è necessario insistere sul tracciamento. Posto che le varianti non reagiscono al vaccino, si profila una pandemia completamente nuova: il loro insorgere rapido ci mette in difficoltà, le strategie adottate a giugno non sono più utili. I vaccini a Rna permettono che la proteina Spike, utilizzata dal virus come una sorta di uncino per agganciarsi alle cellule delle nostre vie respiratorie, sia riconosciuta come estranea dal sistema immunitario: possono essere riadattati in tempo utile, al fine di combattere le varianti in poco tempo. Le varianti devono essere debellate immediatamente, bisogna ridurne l’impatto: in 5 settimane la variante inglese è destinata a sostituire il Coronavirus come lo conosciamo oggi. Si propone ai decisori una mole di impegno gigantesca.
Queste le parole di Lorenzin: “Il Ministero della Salute deve rientrare nel possesso di tutte le sue funzioni, dato l’attuale ruolo del Comitato tecnico scientifico, con competenza di consulenza e supporto. I modelli applicati in ambito sanitario dovrebbero essere più reattivi, poiché le buone pratiche applicate a inizio pandemia sono superate (sono diventate inutili rapidamente) e non si attagliano alla situazione presente. L’uomo è un animale sociale e mentre si dettano proibizioni, soprattutto tra i giovani non si evitano gli assembramenti e il virus può agire indisturbato. Ecco l’ambito nel quale attecchiscono le varianti. Tutto il sistema deve mutare, mentre il quadro muta. E’ necessaria una strategia integrata, che contempli vaccini e terapie. Le varianti attecchiscono più facilmente su soggetti immunodepressi, per questa ragione vaccinarsi è vitale; inoltre, non sono intercettate dai tamponi rapidi antigenici, ma da quelli molecolari. Aifa, in primis, deve organizzarsi per essere più veloce, autorizzare anche in deroga e sperimentare tempestivamente. Dobbiamo decidere quanto va fatto nelle prossime due settimane, riadattare le politiche sanitarie in modo molto rapido. Bisogna determinare lockdown programmati, in modo che siano efficaci: soltanto in un’ottica sistematica, integrata, il nostro operato può essere efficiente“.