Venezia, VANIN (M5S): Basta ipocrisie, su grandi navi punto di non ritorno

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“ Sul porto di Venezia è ora di finirla con le ipocrisie. Anche domenica si è sfiorata la tragedia, con la Costa Deliziosa, nave da crociera della multinazionale Costa, che appartiene al Gruppo statunitense Carnival Corporation & Plc, che ha sbandato pericolosamente vicino a SanMarco. È la riprova che le navi in laguna sono troppe e troppo grandi. Il Mit ha disposto doverosamente un’ispezione sull’accaduto, però il messaggio che arriva è chiaro e il sindaco Brugnaro non può continuare a fare orecchie da mercante. Non è scavando i canali per fare aumentare il numero di navi e la loro stazza che si risolve il problema. È noto l’interesse del primo cittadino su porto Marghera e i suoi approdi, come risulta dai verbali dell’ultimo comitatone”. Così Orietta VANIN, senatrice veneziana del M5s. “Ma la situazione – prosegue – è arrivata a un punto di non ritorno. Dobbiamo ringraziare il ministro Toninelli che ha voluto aumentare le norme di sicurezza della navigazione in laguna, con l’obbligo di avere più rimorchiatori quando le grandi navi transitano in entrata ed uscita dal porto. E non va dimenticato che sempre il ministro oggi ha firmato la proposta di riparto, per gli anni 2018 e 2019, dei 65 milioni di euro destinati per questo biennio ai comuni della Laguna di Venezia. La vicenda di domenica è un ulteriore campanello d’allarme che va ascoltato con attenzione. Il traffico delle grandi navi, il cui numero aumenta continuamente, non può andare avanti così in laguna. Si a navi sostenibili è compatibili, che non inquinino e rispettino la città e i suoi residenti. Occorre finalmente una gara internazionale per la stazione marittima, finora mai realizzata, concessione che sarà in scadenza a breve, dove finalmente si stabiliscano criteri di compatibilità con l’equilibrio della laguna e della città. E’ ora di tutelare i cittadini, residenti o turisti che siano, e non solo le multinazionali”.