VENT’ANNI FA BRESCIA SCOPRIVA IL DISASTRO AMBIENTALE CAFFARO

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FINALMENTE A BREVE INIZIERANNO LE BONIFICHE, CON IL MINISTERO DELL’AMBIENTE A FARE DA GARANTE

Questa mattina si è tenuta una riunione di tutte le forze politiche bresciane con il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Tema all’ordine del giorno, le iniziative da intraprendere sul sito ex Caffaro di Brescia.
L’incontro è stato molto positivo. Il Ministro ha ribadito che le tempistiche della messa in sicurezza e della bonifica del sito saranno serrate e che vi sarà il massimo impegno nell’osservarle da parte dell’istituzione che rappresenta. Abbiamo chiesto al Ministro di farsi carico del coordinamento delle operazioni, affinché sia il regista unico di tutti gli enti pubblici e soggetti coinvolti. In questa fase delicatissima che precede l’inizio dei lavori, il Ministero dell’Ambiente deve assumere il ruolo di garante, avviando finalmente tutte le bonifiche necessarie e assicurando che i tempi e le scadenze siano rispettate, e che ciascuno faccia la propria parte. L’impegno comune è quello di depositare il piano operativo di bonifica (POB) entro il corrente anno, approvarlo non oltre i primi mesi del 2020 insieme al nuovo accordo di programma del sito Caffaro e da quel momento iniziare l’operazione di bonifica.
A distanza di quasi vent’anni dallo scandalo che coinvolse la nostra città, Brescia, per la prima volta si profila all’orizzonte un traguardo importante: il concreto avvio di un programma di interventi che dovrà procedere senza interruzioni fino all’obiettivo, la messa in sicurezza e la bonifica dell’area. È come un treno, che quando partirà si fermerà solo all’ultima stazione, senza fermate intermedie. Quando nel 2001 lo storico ambientalista Marino Ruzzenenti pubblicò il libro che denunciava il devastante inquinamento da pcb e diossine prodotto dall’azienda chimica Caffaro in quasi un secolo di attività, la città si ritrovò a vivere in un incubo. Uscirne sembrava un’utopia, qualcosa d’improbabile, irrealizzabile. Oggi la stiamo realizzando, con azioni concrete e scadenze definite, mettendo in campo tutta la responsabilità che richiede un disastro ambientale di tale entità e proporzioni.
Nel corso dell’incontro con il Ministro Costa abbiamo inoltre richiamato la necessità di dotare il Comune di Brescia delle opportune garanzie nel momento in cui dovesse verificarsi l’eventuale acquisizione della proprietà o l’esproprio dell’area sulla quale sarà effettuata la bonifica. All’amministrazione pubblica bresciana dovranno essere riconosciute adeguate coperture economiche e giuridiche per far fronte a tutti gli oneri che dovessero presentarsi, anche non prevedibili. Pertanto abbiamo richiesto che i fondi da destinare al sito ex Caffaro siano sufficienti a risolvere eventuali emergenze senza che diventino un peso per le casse dell’amministrazione e per i cittadini.
La strada è quella giusta, andiamo avanti.