Vi racconto i sintomi invisibili della mia sclerosi multipla

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Quest’anno la Giornata mondiale della Sclerosi Multipla, con l’hashtag #MyInvisibleMS è dedicata alla sensibilizzazione sui sintomi invisibili della patologia, quelli che non si vedono esternamente ma che hanno un impatto sulla qualità della vita.

Ho aperto il sito World MS Day e vedendo l’elenco di questo tipo di sintomi ho incominciato a fare la conta. Ce l’ho, non ce l’ho. Purtroppo per me ne ho contati 7 su 10, e non ho vinto nemmeno un pupazzetto 🙂

Sicuramente il mio sintomo invisibile più invalidante è lo spasmo. Come ho già scritto nel post “Una notte da spasmi” odio quando le gambe si irrigidiscono, si stirano da sole, così senza un avvertimento essenzialmente la notte quando il tuo corpo avrebbe bisogno di riposarsi.

Poi c’è un altro sintomo invisibile, la fatica. No, non sono pigra, no non sono una “divanista”. Ho la sclerosi multipla. Per me camminare 100 metri equivale all’arrivo al primo rifugio in montagna. Ed ecco i problemi di mobilità.

Un altro sintomo invisibile che per fortuna ultimamente si è calmato sono le vertigini, questo sintomo per me è quello più facile da far capire poiché tante persone soffrono o hanno sofferto di labirintite. Giramenti di testa, nausea e vomito negli attacchi acuti, che ancora ripensandoci mi danno i brividi di paura.

La mia diagnosi di sclerosi multipla è stata con la neurite ottica occhio sinistro e tre anni fa ne ho avuta un’altra all’occhio destro. Vedere appannato è il pane quotidiano, aggiungeteci anche miopia e astigmatismo e sono in attesa di diventare Mrs Magoo.

La testa mi dà anche la gioia delle nevralgie, quindi dolore, quindi sintomo invisibile. E secondo voi nell’arco dei miei 19 anni di sclerosi multipla non ho mai provato la gioia della depressione?

I sintomi invisibili sono dentro di noi e gridano a gran voce, nella giornata mondiale il 30 maggio rendiamoli visibili.