VICINO/LONTANO DOMANI CELEBRA IL PREMIO TERZANI AD AMIN MAALOUF

0
67

UDINE – Domenica 27 settembre è il momento culminante della 16^ edizione del festival Vicino/lontano che chiude a Udine con la serata-evento del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani: protagonista alle 21, nella Chiesa di S. Francesco, sarà lo scrittore franco-libanese Amin Maalouf, premiato per la sua “com-passione” per le sorti umane, quella espressa nel saggio “Il naufragio delle civiltà” (La nave di Teseo), lucida analisi storica della disgregazione del mondo arabo. Sarà la presidente di Giuria del Premio Angela Terzani, insieme ai figli Folco e Saskia, a consegnare all’autore il riconoscimento assegnato da una giuria composta da Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Àlen Loreti, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Andrea Politeo, Marino Sinibaldi. Maalouf sarà intervistato dalla giornalista di RadioRai 3 Anna Maria Giordano. La cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming sul sito vicinolontano.it e sui canali social dell’associazione. A fare il punto geopolitico sarà il direttore di Limes Lucio Caracciolo in video-collegamento, mentre l’attore Massimo Somaglino leggerà alcuni brani del libro vincitore. Con la sua straordinaria musica e la sua voce piena di fascinose sfumature sarà protagonista della serata del Premio anche una grande interprete della canzone d’autore italiana: Tosca, artista eclettica e raffinata, da sempre appassionata cultrice delle musiche popolari del mondo. Atmosfere che sapranno restituire al pubblico la sensibilità di Tiziano Terzani, la sua curiosità appassionata e la sua profonda vocazione di “cittadino del mondo”, capace di trovarsi sempre non solo dove si fa la storia, ma soprattutto dove la storia viene vissuta dalle persone, per indagarla, leggerla e raccontarcela con sguardo lungimirante e ancora oggi attuale.

Amin Maalouf incontrerà le testate giornalistiche accreditate al festival domenica 27 settembre, alle 12 nella sala incontri dell’Hotel Allegria a Udine.

«Con Il naufragio delle civiltà – ha affermato Angela Terzani a nome della Giuria del Premio – Amin Maalouf, nato a Beirut e cresciuto fra Libano ed Egitto, condivide con noi la propria tristezza per la tragedia che ha colpito il suo popolo. Per il suo coraggio morale e l’accorata lucidità nel metterci in guardia, per l’umanità che pervade il libro intero e la limpida chiarezza della sua prosa, il Premio Tiziano Terzani per l’anno 2020 va a “Il naufagio delle civiltà” di Amin Maalouf». «È per me un piacere e un onore – ha dichiarato Amin Maalouf – essere il vincitore dell’edizione 2020 del Premio Terzani. Questi ultimi mesi sono stati per tutti noi un tempo di dolore e angoscia. Interpreto questo annuncio come un segno che la vita sta tornando. Ora più che mai abbiamo bisogno di credere nella letteratura e nell’arte, nel libero dibattito delle idee e nell’uguale dignità di ogni essere umano».

La giornata di domenica 27 settembre si apre alle 7, nella Chiesa di S Francesco a Udine, con il Concerto all’alba della Nuova Orchestra da Camera “Ferruccio Busoni”, diretta dal Maestro Massimo Belli che renderà omaggio al sorgere di un nuovo giorno con le musiche di Vasily Kallinnikov, Edvard Grieg, Béla Bartók e Marco Sofianopulo, violino solista Lucio Degani. Complesso storico fondato nel 1965 da Aldo Belli, è una delle prime orchestre da camera sorte in Italia nel dopoguerra e la più antica della regione Friuli Venezia Giulia.

Alle 9, sul sagrato della chiesa di San Francesco in attesa della serata che concluderà il festival con la cerimonia di premiazione di Amin Maalouf, l’attore Massimo Somaglino leggerà pagine significative del volume che ha meritato il premio al suo autore.

Sempre domenica in programma la presentazione, in assoluta anteprima a Vicino/lontano 2020 (Oratorio del Cristo, ore 11.30) del nuovo saggio “La filosofia è un esercizio” in uscita il primo ottobre per La nave di Teseo, scritto a quattro mani da Pier Aldo Rovatti con Nicola Gaiarin. Per essere all’altezza di una vocazione critica rispetto al mondo e all’esperienza, la filosofia dovrebbe soprattutto consistere in un esercizio, sostengono Rovatti e Gaiarin: qualcosa che si pratica, con un certo margine di rischio personale. Seguire il percorso di pensiero e ricerca di Pier Aldo Rovatti significa fare i conti con quasi cinquant’anni di cultura italiana: Giorgio Strehler e Paolo Grassi, l’amicizia con Derrida, il lavoro editoriale, la partecipazione all’esperienza di “Alfabeta”, gli anni di piombo, Franco Fortini e Gillo Dorfles, l’incontro con Basaglia, il ’68 e le battaglie politiche che hanno cambiato comportamenti e punti di vista collettivi, il suo maestro Enzo Paci, che dialoga con Husserl, Ricoeur e Merleau-Ponty, la direzione di “aut aut”.

Di un’altra passione, che ha conosciuto anni di grande speranza ed entusiasmo, identificandosi nel “sogno europeo”, discuteranno, in un confronto dal titolo “Perché l’Europa non scalda più i cuori?” (domenica 27, alle 15.00), lo storico Guido Crainz, il filosofo della politica e germanista Angelo Bolaffi e Riccardo Perissich, senior fellow della School of European Economy della Luiss, già Capo di Gabinetto di tre commissari europei, moderati dal presidente del comitato scientifico di vicino/lontano Nicola Gasbarro.

Il consueto confronto di taglio scientifico del festival sarà sul tema “Natura vs cultura. biologia o apprendimento?”, ovvero un focus sul funzionamento neuropsichico delle passioni e delle emozioni negli esseri umani, affidato alle 11 nella Chiesa di S. Francesco al genetista dell’Università di Udine e accademico dei Lincei Michele Morgante, che modererà un panel di grande prestigio composto da: Pietro Pietrini, neuroscienziato e psichiatra, direttore della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, Raffaella Rumiati, professore di Neuroscienze cognitive della SISSA di Trieste, e Mario De Caro, professore di Filosofia morale a Roma Tre.

“La violenza di genere al cospetto della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” è il titolo del saggio dell’avvocato del Foro di Udine Maddalena Bosio che verrà presentato in anteprima dall’autrice (Oratorio del Cristo, domenica 27 alle 15.00) in dialogo con il magistrato Francesco Crisafulli.

Su due grandi temi-motore dell’umanità – la passione e la libertà – si cimenteranno gli allievi del primo anno di corso della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, storico partner del festival, che porteranno in scena, per la regia del direttore dell’Accademia, Claudio de Maglio, “Sei la mia carne che brucia” (Sagrato della Chiesa di San Francesco, ore 17.30). Lo spettacolo era stato ideato per accompagnare il Concorso Scuole Tiziano Terzani 2020, rinviato al prossimo anno a causa della pandemia.

Ancora da segnalare la presentazione di “Crimini a Nord-Est” dei giornalisti Luana De Francisco e Ugo Dinelli, in dialogo con il collega Luca Perrino, presidente dell’associazione Leali delle Notizie, nuova collaborazione che segna questa edizione del festival (Libreria Tarantola ore 11.00) e la conversazione fra l’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/lontano, e l’attore e poeta Andrea Zuccolo sul caso della “santa” di Siacco (Caffetteria Al Vecchio Tram, domenica 27 alle 11.00).