Viterbo – CASAPOUND VITERBO: NUOVA ANOMALIA GESTIONALE ALLA ASL

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Un altro episodio di difficile definizione riguardante la gestione della locale ASL si va ad aggiungere alla sequenza di quelli già denunciati pubblicamente e portati nei mesi scorsi da CasaPound Italia Viterbo all’attenzione della Procura presso la Corte dei Conti e della Prefettura.

La delibera n°683 del 17 aprile 2019 definisce la stipula di una convenzione tra la ASL di Viterbo e la ASL di Latina per l’erogazione di “prestazioni di consulenza in materia giuridica e disciplinare per l’Ufficio Procedimenti Disciplinari”, giustificando tale esigenza con una presunta “carenza di una figura professionale esperta in materia legale” per le attività di supporto al citato ufficio (come specificato nella nota n°10600 del 6 febbraio 2019). Detta convenzione ha un costo annuo per l’Amministrazione di euro 18.000 + IVA cui va sommato il costo di almeno quattro accessi mensili (leggasi spese viaggio e rimborsi opportunamente documentati dal professionista) che, considerata la distanza, è possibile stimare intorno ai 12.000 euro annui.

Siamo certi che l’avvocato Massimo Valleriani, segnalato dalla ASL di Latina come assegnatario dell’incarico, sia un valido professionista, perfettamente adatto a svolgere il suddetto ruolo. Non sono le sue capacità ad essere messe in discussione.
Quel che resta senza risposta è un altro degli innumerevoli misteri che avvolgono la gestione dell’ASL di Viterbo: È possibile che nello staff che costituisce l’Ufficio Legale della Signora del Fare Sistema non sia presente un avvocato all’altezza del compito descritto e si renda necessario questo ulteriore spreco di risorse quando sono anni che denunciamo lo stato pietoso dei reali servizi resi all’utenza in termini di infrastrutture e carenza di personale?
Quale autonomia di gestione su ogni singolo caso può avere un consulente stipendiato dalla ASL della quale dovrebbe controllare l’operato?
E perché per questa partnership si è scelta proprio la ASL di Latina? Con un professionista locale si sarebbe potuto risparmiare almeno sul rimborso spese, anche se analizzando le delibere già inviate a verifica è facile evincere come l’asso nella manica dell’Amministrazione Donetti non consti di una gestione ispirata a sani principi economici.

Resta inteso che anche il carteggio relativo a questa convenzione sarà presto trasmesso agli organi competenti.