“VOGLIAMO RESTARE IN ITALIA”: UN’ALTRA STORIA PER LA NOSTRA BATTAGLIA

0
60

Alice, Paola, Ester, Federica, Silvia e Teresa, sei giovani donne con meno di 35 anni e tanto talento, accomunate dall’essere scienziate. Si occupano di fisica, chimica, tecnologie farmaceutiche, droni di ultima generazione, astronomia e medicina. Qualche giorno fa sono state premiate con una borsa di studio conferita dal programma “For Women in Science” che si adopera per migliorare la rappresentanza delle donne nelle carriere scientifiche.

Le sei ricercatrici si sono laureate brillantemente in Italia, in diversi Atenei del Sud e del Nord, e tutte hanno svolto importanti soggiorni di studio e perfezionamento in giro per il mondo. Nonostante le numerose proposte di lavoro ricevute all’estero e la prospettiva certa di stipendi inferiori, hanno tuttavia deciso di tornare in Italia.

Ci sarebbe da soffermarsi sul tema dell’investimento in ricerca, sull’importanza che esso riveste per il rilancio del nostro Paese e del Sud in particolare.
Però qui voglio sottolineare il coraggio di queste giovani donne e soprattutto le parole con cui lo esprimono: “Abbiate fiducia in noi”, dicono. “Vogliamo restare in Italia. Vogliamo continuare a fare il nostro lavoro qui, sempre puntando all’eccellenza”.

Parole che non possiamo lasciare cadere nel vuoto e che ci suggeriscono che investire nei giovani significa innanzitutto avere fiducia in loro, accompagnandone e sostenendone le idee.

Un’altra storia, questa, che arricchisce e incoraggia quella che resta la nostra battaglia fondamentale: creare le condizioni affinché il nostro territorio possa rispondere alla voglia di mettersi in gioco dei nostri ragazzi, al loro impegno, ai loro sacrifici e ai loro progetti di vita, rivelandosi persino all’altezza della loro eccellenza.