Guardate lui, Decaro. Da mesi sta lottando per fronteggiare questa emergenza con i soli poteri che ha un sindaco. E non si è mai tirato indietro.
Ma oggi, oggi che si sta affacciando una nuova crisi, quella economica, è pronto a fronteggiarne un’altra: quella contro la mafia. Che con i suoi clan già sta avvicinando negozianti in difficoltà, pronta ad espandersi lucrando sulla situazione difficile. Allora Decaro lancia un appello: venite da me. Se avete paura, se temete ritorsioni. Se avete bisogno di aiuto, ci sono. Per denunciare, uscirne o anche solo segnalare. Decaro lo ha già fatto in passato ed è pronto a rimettersi a disposizione.
In una città che conta più di 300mila abitanti, e che purtroppo soffre di pesanti infiltrazioni di questo genere, questo è il segnale più bello, più forte, più tenace che si potesse dare: che il primo cittadino, quindi lo Stato, è lì al fianco dei suoi concittadini. Che non si sostituisce agli altri organi, ma ci mette la faccia come sindaco. E ti “prende per mano” non ti lascio solo.
È allora di queste persone che abbiamo allora bisogno.
Al di là del colore politico, è di sindaci come Decaro che l’Italia, tutta, ha bisogno.
Gente seria, gente tosta che non si tira indietro di fronte ai mostri. E che dimostra ai cittadini che lo Stato c’è e non si gira dall’altra parte.
