“Vorrei incontrare Salvini”

0
59
ROME, ITALY - OCTOBER 19: Richard Gere attends the 'Time Out of Mind' Red Carpet during the 9th Rome Film Festival on October 19, 2014 in Rome, Italy. (Photo by Venturelli/WireImage,)

“Se il vostro ministro spendesse del tempo con quelle persone, ascoltasse le loro storie, i loro traumi familiari, cambierebbe la sua visione. Lui fa di un’emergenza umana un caso politico. Ma è cattiva politica. Ho ammirato invece il ministro della Difesa Elisabetta Trenta: lei questo caso non può separarlo dalla sua coscienza”. Lo dice l’attore Richard Gere in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ in merito alla vicenda della Open Arms, sulla quale lui stesso è salito in segno di solidarietà e per portare visibilità al caso.

Alla domanda ‘se vorrebbe incontrare Salvini”’, Gere risponde: “Sì, e sono sicuro che non è come si presenta in pubblico. Avrà una famiglia, figli, genitori. Vede la politica come un pretesto per aumentare il consenso. La vita può essere semplice, se sei onesto e parli con il cuore”.

A Salvini, che gli ha detto di portarsi a casa sua a Hollywood i rifugiati, l’attore risponde: “La cosa più importante è essere lì con loro e di fronte alle emergenze assumere decisioni immediate. Abbiamo avuto difficoltà a trovare un pescatore che ci portasse dove era il barcone, temevano rappresaglie politiche visto il clima ostile che si è creato. Poi un ragazzo coraggioso ci ha aiutati e sono salito a bordo. Sono stato uno di loro”. Quanto alla comandante della Sea Watch, Carola, l’attore aggiunge: “Non conosco i dettagli di questa vicenda, ma se un essere umano si adopera per salvare delle vite umane, e non arreca danno, lo considero un eroe, un angelo”.