Zaia: “Il metodo per definire zone emergenza Covid dovrà essere modificato”

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Il metodo per definire le ‘zone’ dell’emergenza Covid “lo abbiamo approvato come Regioni ed era un’occasione per avere un benchmark, poi è diventato un elemento di giudizio, penso che dovrà essere modificato”. Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, intervenendo stamani a Radio 24.
“E’ utopia – ha spiegato Zaia – pensare che esista un frullatore nel quale metti gli ingredienti e vien fuori un prodotto finito, ed è aleatorio pensare che esista un algoritmo che dia l’assoluta immagine della realtà. Ci vuole buon senso, e delle valutazioni che vanno al di là dei numeri”. Ricordando quindi l’ordinanza ‘zona gialla plus’ concordata con Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, per Zaia “pensare che il Veneto sia rimasto in zona gialla e le altre siano ora arancioni è la follia dei numeri e delle formule. Poi ci sono elementi che hanno un forte carattere di discrezionalità”

La proposta di introdurre la clausola di ‘supremazia nazionale’ “la vedo come una follia”.
“E’ vero – ha aggiunto Zaia – che ci sono dei paesi che ce l’hanno, tipo la Germania, ma la Germania è un paese federale.
Nel momento in cui c’è bisogno di una regia nazionale, nello Stato federale si invoca la clausola, ma che in un Paese profondamente centralista come l’Italia si invochino ancora competenze, mi vien da sorridere”. Zaia ha infine ricordato che “dall’inizio della pandemia ad oggi tutte le Regioni hanno approvato tutti i provvedimenti che il Governo ha proposto. Se poi c’è il problema di togliersi il fastidio di qualcuno che fa un commento, allora questo è un altro discorso – ha concluso – ma non è più un tema istituzionale”.