ZINGARETTI CHIUDE GLI AMBULATORI DEL GRASSI E APRE LE SEDI DEL PD

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Cinque ore di Consiglio Straordinario sulle drammatiche condizioni dell’Ospedale Grassi nell’aula consiliare del X municipio e Zingaretti non trova ne il tempo di venire, ne quello di mandare un delegato.

Ma per venire a distanza di poche ore, a soli 150 metri dall’aula consiliare ad inaugurare la nuova apertura della sede del Partito Democratico il tempo lo trova.

Sfuggire alle proprie responsabilità, offendere i cittadini presenti in aula con la propria assenza e non dare risposte agli operatori intervenuti, ma soprattutto, ignorare le istanze del territorio è davvero un atteggiamento gravissimo da parte del Governatore del Lazio.

Trovare il tempo per venire ad Ostia ad aprire la nuova sede del PD e non trovare invece il tempo per venire a dare risposte sulla chiusura dell’ambulatorio di allergologia pediatrica è deprecabile.

A poco è servito ieri infatti l’intervento dell’ex Ministra della Salute Lorenzin, venuta in aula senza essere stata invitata ufficialmente, a recitare il copione piddino in perfetto stile Zingarettiano, del tutto va bene e tutto e meraviglioso, basta chiudere gli occhi e fantasticare il magico mondo dell’IMMAGINATE SE….

Come a nulla è servita la sceneggiata in aula della giovane esponente del PD, che ha abbandonato l’aula in segno di protesta contro l’assenza della Regione Lazio, in quanto lo scopo era solo quello di fare la vittima davanti ai cittadini, visto che poi era visibilmente presente all’inaugurazione della nuova sede PD, nel video della TV Locale.

Insomma, quelli del PD, forse credono ancora di poter prendere in giro i cittadini del X municipio, aprendo specchietti per le allodole e offrendo salcicce alla brace alla Festa dell’Unità, “Panem et Circense” dicevano i latini, l’importante distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi del territorio e dalla cruda realtà che ogni giorno vivono migliaia di pazienti che si rivolgono al nosocomio lidense.

Chiederemo un altro consiglio straordinario su questa problematica sanitaria di vitale importanza per il nostro quadrante, e si spera che ASL RM3 e Regione Lazio, stavolta non trovino scuse e trovino il coraggio di confrontarsi con le istituzioni locali M5S che da tempo portano avanti le istanze di coloro che ormai vivono il disagio di un ospedale completamente allo sbando.