È accettabile che in una pandemia mondiale le case farmaceutiche tengano segreti i propri brevetti dei vaccini anti-Covid?

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È accettabile che le logiche di profitto prevalgano sempre e comunque, anche quando in ballo ci sono milioni di vite umane?
Il Covid sta spezzando milioni di vite, bruciando migliaia di miliardi, creando decine di milioni di disoccupati, di nuovi povere, di attività chiuse. E questi pensano al mercato?
Pensano a tenere per sé il brevetto di un vaccino che sì, hanno fatto loro, ma di fatto con soldi messi in campo da noi cittadini.
Le regole della proprietà intellettuale, sono giuste in tempo di pace.
Ma in tempo di guerra perchè non usarle per il bene collettivo?
L’Unione Europea, l’Italia, la Francia, la Germania, i governi che rappresentano decine di milioni di cittadini non possono farsi mettere i piedi in testa dalle aziende farmaceutiche che sperano di tirare su profitto dalla disperazione.
I brevetti devono essere liberalizzati, le case farmaceutiche indennizzate (qualunque cifra non sarà mai lontanamente paragonabile a quanti miliardi perdiamo ogni giorno senza vaccini) e la produzione deve essere fatta in ogni Stato.
Chiamatela sovranità nazionale, chiamatela produzione casalinga, chiamatela come volete, ma abbiamo bisogno tutti ora e subito di quei vaccini.
I tagli unilaterali alle forniture decisi da Pfizer o Moderna e comunicati il giorno prima non sono tollerabili.
E se loro non mettono in campo soluzioni per produrre anche in altri stabilimenti quei vaccini, alla loro prepotenza rispondiamo, se necessario, con la forza che le nazioni, cioè l’insieme di noi, possono mettere in campo.
Va fatto subito, va fatto oggi.
Perché oggi moriranno solo in Italia altre 300 persone. E domani altre 300. E domani altre 300 o forse molte, molte di più.
Ogni ora persa sono vite che potevano essere salvate.
Ma che non lo saranno non perché manchi la soluzione, ma perché c’è e non vogliono distribuirla a tutti.
Compreso i paesi più poveri, che ancora una volta rischiano di essere dimenticati fra i dimenticati.
Questo è il vero orrore.