50 anni fa moriva Louis Armstrong, leggenda del XX Secolo

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Il 6 luglio di 50 anni fa moriva una leggenda della musica mondiale, Louis Armstrong. Armstrong è stato uno dei più famosi musicisti jazz del XX secolo

Ha raggiunto la fama inizialmente come trombettista, per poi affermarsi come uno dei più importanti cantanti jazz, capace di arrivare anche al grande pubblico, soprattutto verso la fine della carriera. Al suo funerale non mancava nessuno: da Bing Crosby a Ella Fitzgerald, da Duke Ellington a Dizzy Gillespie, a Frank Sinatra. Peggy Lee, una delle cantanti preferite di ‘Satchmo’, questo era il soprannome di Armstrong, al funerale intonò The ‘Lord’s Prayer’.

Armstrong era nato il 4 luglio del 1900 nella New Orleans più povera e lì, nella culla del ‘ragtime’, una forma primitiva di jazz, aveva iniziato la sua formazione musicale. Louis era nipote di schiavi neri e la sua infanzia era stata segnata dalla povertà e dalla precarietà. Appena adolescente aveva cercato di aiutare la famiglia imparando a suonare la cornetta nella banda musicale di un riformatorio. Negli anni successivi, con un gruppo di coetanei, aveva suonato nelle strade e sui battelli lungo il Mississippi, guadagnando i primi soldi.

Trascorreva il tempo libero ascoltando i big del momento, da Bunk Johnson, a Buddy Petit, a Kid Ory. Joe ‘King’ Oliver fu la sua prima guida. E quando nel 1919 Joe Oliver lasciò la città, il diciannovenne Armstrong prese il suo posto in quella che allora era la migliore jazz band della Lousiana. Lì cominciò ad emergere il talento di Louis che iniziò ad esibirsi nei suoi primi assoli di tromba.

Nel ’22 emigrò a Chicago, dove incontrò nuovamente Joe ‘King’ Oliver. Nel 1923 incise i primi dischi suonando come seconda cornetta nella band di Oliver.