Caro prezzo del #covid in Italia: speranza di vita indietro di 10 anni

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Il Covid-19 ha bruciato in un anno la speranza di vita conquistata dagli italiani in 10 anni

Lo evidenzia il “Rapporto Osservasalute”, curato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane che opera nell’ambito di Vihtali, spin off dell’Università Cattolica, presso il campus di Roma, che fotografa conseguenze della pandemia “devastanti”. Riduzione dell’aspettativa di vita che cala in un anno di tutto il guadagno ottenuto nel decennio precedente; mortalità aumentata per malattie cardiache, demenze e diabete; crollo del PIL del Paese di almeno 5 punti percentuali in un anno: è questo il prezzo che sta pagando l’Italia a oltre un anno dall’inizio della pandemia, che per fortuna grazie all’aumento della temperatura e alla campagna vaccinale sta allentando la presa come testimoniato dalla sensibile riduzione del numero di nuovi contagi giornalieri, dei decessi e dei ricoveri nelle terapie intensive.

Dal febbraio 2020 si sono registrati oltre 4 milioni 234 mila contagi e oltre 126 mila decessi, un numero tale da far diventare questa malattia la seconda causa di morte e che ha comportato una sensibile riduzione della speranza di vita della popolazione italiana (-1,4 anni, con punte di -2,6 in Lombardia tra gli uomini e -2,3 in Valle d’Aosta tra le donne). In Italia nel 2020 ci sono stati oltre 746 mila decessi, un numero decisamente elevato osservando la serie storica degli ultimi 10 anni, con un incremento di oltre 101 mila decessi rispetto all’anno precedente. Con regioni, come la Valle d’Aosta (246,1 decessi per 100.000 abitanti) e la Lombardia (208,6 per 100.000) hanno sperimentato una mortalità più che doppia rispetto a quella media nazionale (103,9 per 100.000).