CDP Cassa Depositi e Prestiti di Fabio Gallia

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(già Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP)

Tratto da “ Lessico Finanziario “ di Beppe Ghisolfi – ARAGNO Editore

Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è l’Istituto Nazionale di Promozione che sostiene l’economia italiana dal 1850, ed esercita un ruolo primario a supporto della crescita del Paese. Opera secondo criteri di sostenibilità e di interesse pubblico, utilizzando fondi provenienti principalmente dalla raccolta postale e dall’emissione di titoli obbligazionari. Maggiori informazioni sono disponibili su www.cdp.it

Il modello di business

Da oltre 150 anni Cassa Depositi e Prestiti svolge un ruolo istituzionale di sostegno del risparmio delle famiglie e promozione dell’economia nazionale in un’ottica di lungo periodo. La sua principale fonte di raccolta è il risparmio postale degli italiani, che gode della garanzia dello Stato, alla quale si aggiungono ulteriori capitali provenienti dall’emissione di titoli obbligazionari o catalizzati da fondi nazionali ed esteri, pubblici e privati. In virtù del suo ruolo storico a beneficio dell’interesse pubblico e dello status di Istituto Nazionale di Promozione, CDP opera in quattro aree strategiche del Paese alle quali dedica attività e risorse in complementarietà con il sistema finanziario:
◦ Government & Pubblica Amministrazione, Infrastrutture: finanziamenti agli enti locali, ideazione di strumenti d’investimento, creazione e ammodernamento delle infrastrutture, cooperazione internazionale;
◦ Internazionalizzazione: sviluppo di un presidio unico per l’export, espansione delle imprese nazionali all’estero, promozione dei rapporti con interlocutori interessati a investire in Italia;
◦ Imprese: partecipazione a tutto il ciclo di vita delle imprese, dalla fase di start-up a quella di rilancio in caso di crisi, fino agli investimenti di lungo termine per aziende di forte impatto sull’economia nazionale;
◦ Real Estate: sviluppo del mercato immobiliare, offerta di abitazioni a basso costo (social and affordable housing), riqualificazione abitativa.
CDP utilizza strumenti finanziari tipici di un “operatore di mercato”, da quelli di debito tradizionali come finanziamenti e garanzie, agli strumenti di investimento nel capitale di rischio delle imprese (equity), a nuove misure volte a liberare risorse dai bilanci delle banche da dedicare a nuovo credito per le imprese (risk sharing). Ha la peculiarità di intervenire dove identifica limiti di mercato, con l’obiettivo di promuovere progetti che altrimenti vedrebbero difficilmente la luce.
Cassa Depositi e Prestiti ha la forma giuridica di società per azioni a controllo pubblico (l’83% del capitale è posseduto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) con la presenza di azionisti privati (Fondazioni bancarie per il 17%). Detiene e gestisce inoltre un portafoglio di partecipazioni in aziende strategiche per l’industria nazionale, per un valore complessivo di circa 23 miliardi di euro, che ne fanno il principale investitore in società quotate in Borsa Italiana.
La storia

Istituita a Torino il 18 novembre 1850 con una legge del Parlamento sardo, la Cassa Depositi e Prestiti aveva il compito di mobilizzare capitali da destinare alle opere di pubblica utilità. A tal fine raccoglieva depositi dagli enti locali e dalle amministrazioni civili per impiegarli nei prestiti a favore degli stessi enti e nell’ammortamento dei debiti. Tutti i fondi gestiti godevano della garanzia dello Stato. All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, la Cassa assorbì tutti gli organismi che svolgevano operazioni analoghe in altre regioni della penisola. La sua nuova funzione di raccolta del risparmio privato presso gli sportelli postali dislocati nel territorio cominciò ad assumere rilevanza crescente, fino a diventare la principale fonte di provvista. Nel 1898 fu trasformata in Direzione Generale del Ministero del Tesoro e nel 1910 trasferì gli uffici nell’attuale sede di Roma, in via Goito. Tra le due guerre, Cassa Depositi e Prestiti lanciò la prima emissione di Buoni Postali Fruttiferi, titoli obbligazionari a tasso fisso, senza cedola, estinguibili anche prima della scadenza ventennale. Le risorse raccolte trovarono impiego nella realizzazione di importanti opere edilizie e di bonifica, nonché nella creazione di nuove città come Latina, Sabaudia, Pomezia. Dal 1949 fu coinvolta nella ricostruzione post-bellica, senza tuttavia che il suo ruolo di sostegno agli enti locali venisse mai a mancare.
Una prima proposta di privatizzazione della Cassa risale all’inizio degli anni ’80, ma non si tradusse nell’attribuzione di personalità giuridica autonoma. Bisognerà aspettare il 1993 quando, ad opera del Ministro Barucci, ottenne anche la facoltà di acquistare e cedere partecipazioni in istituti di credito. Tre anni dopo i bilanci vennero redatti secondo le direttive dell’Unione Europea. Quindi con il decreto legge n. 269/2003 venne trasformata in Società per Azioni.
Da quel momento, Cassa Depositi e Prestiti ha allargato il suo perimetro d’azione fino a raggiungere il settore privato, operando sempre in un’ottica di sviluppo di medio-lungo termine, puntando a strumenti più innovativi e flessibili per adattarsi alle esigenze degli investimenti. Nel 2012, a seguito dell’acquisizione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di SACE, SIMEST e Fintecna, nacque il Gruppo CDP. A fine 2015 il Parlamento italiano attribuì a Cassa Depositi e Prestiti il ruolo di Istituto Nazionale di Promozione, rendendola entry point delle risorse del Piano Juncker in Italia e advisor finanziario della Pubblica Amministrazione per un più efficiente ed efficace utilizzo di fondi nazionali ed europei.
Negli ultimi anni, Cassa Depositi e Prestiti ha proseguito l’azione di supporto alle aree strategiche dell’Italia. Sempre al fianco degli enti locali, ha garantito sostegno finanziario ai territori colpiti da calamità naturali e promosso i maggiori progetti infrastrutturali del Paese, supportando gli operatori del settore nelle loro strategie di consolidamento ed espansione all’estero. Si è impegnata per la crescita delle imprese con finanziamenti diretti, nuove piattaforme e plafond di provvista, oltre a catalizzare capitali europei da reinvestire nel sistema imprenditoriale italiano in sinergia con gli altri Istituti Nazionali di Promozione e nell’ambito del Piano Juncker. Ha dato il via al “Polo italiano dell’export e dell’internazionalizzazione”, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle aziende un sistema di sostegno integrato, una “one- door” – “porta unica” per soddisfare tutte le esigenze di ingresso e rafforzamento nei mercati internazionali. Ha attivato ulteriori strumenti in grado di affiancare le imprese in tutto il loro ciclo di vita, dalla fase di trasferimento tecnologico a quella di turnaround, concentrando capitali e know-how a beneficio degli imprenditori e dell’intero ecosistema dell’innovazione e della tecnologia, nel quale è il principale investitore nazionale.
Cassa Depositi e Prestiti ha anche assunto il ruolo di Istituzione Finanziaria per la Cooperazione allo Sviluppo, diventando gestore degli strumenti finanziari per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. In ambito Real Estate, ha realizzato un programma per la trasformazione urbanistica di grandi città italiane in smart cities e investito nel settore turistico promuovendo un’evoluzione del modello d’impresa attraverso la separazione della proprietà immobiliare dalla gestione. Ha lanciato infine la prima identità di Gruppo, definendo una nuova missione: “Promuoviamo il futuro dell’Italia contribuendo allo sviluppo economico e investendo per la competitività”.