Cecchi Paone: “Sono un massone. Ecco qual è il mio grado e cosa posso fare”

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Pochi giorni fa Alessandro Cecchi Paone si è scontrato duramente con il leader di ItalExit Gianluigi Paragone

I due erano ospiti insieme ad una puntata di “Non è l’Arena” di Massimo Giletti su La7. Il tema del contendere erano i ristoranti vessati dal governo, un governo che non è stato in grado né di dare ristori né di assicurare riaperture certe e in sicurezza. Durante il suo intervento Cecchi Paone ha duramente attaccato i ristoratori dicendo loro di non capire nulla, che devono ripensare il loro lavoro e puntare tutto sul delivery perché quello è il futuro. Paragone gliene ha cantate quattro, e il video dello scontro ha girato su tutti i social.

Oggi Cecchi Paone torna protagonista di un altro video, stavolta estratto da “La Confessione” di Peter Gomez di venerdì 16 aprile alle 22.45 in onda su Nove. Là ha confessato la sua appartenenza storica alla massoneria. Cosa ha detto?

Io sono nato massone. Sono maestro del terzo e ultimo grado della massoneria azzurra, quindi di più non posso crescere”. Poi ha spiegato le origini della sua affiliazione al Grande Oriente d’Italia: “I miei nonni si trovarono massoni”. Il giornalista ha specificato anche il suo grado: “Sono maestro del terzo e ultimo grado della massoneria azzurra, quindi di più non posso crescere”. E cosa vorrebbe dire?

“Vuol dire che sei uno che è in grado di gestire una loggia, una tornata, di istruire gli apprendisti e i compagni d’arte”. Inoltre, ha concluso l’ex conduttore “sono anche architetto del rito simbolico italiano che sono i gradi di perfezionamento per impegnarsi particolarmente sui diritti civili, i diritti umani da cui dipende la Lega per i diritti dell’uomo e tutte cose del genere”.