Con il rischio concreto che questo vantaggio favorisca le acquisizioni straniere di banche italiane
La possibilità di conversione in crediti di imposta delle DTA, le cosiddette Deferred tax assets, era già stata prevista nella sorsa legge di bilancio dello scorso governo. Ora però il regalo aumenta: si passa dal infatti dal 2 al 3% degli attivi e si estende la misura al 2022. Nel caso del Monte dei Paschi di Siena, le cui DTA valgono circa 3,6 miliardi, significherebbe un enorme regalo in favore di chi decidesse di acquisire la banca senese, che secondo i piani di qualcuno sarebbe dovuta finire in pancia dell’Unicredit del Presidente ed ex PD Pier Carlo Padoan.
Per comprendere la portata di questa norma, basti pensare che la francese Credit Agricole, che ha appena acquisito l’italiana Creval, riceverebbe dallo Stato un beneficio che dagli attuali 135 milioni salirebbe a 200 milioni! Se questa agevolazione non viene esclusa per gli istituti di credito rischiamo di assistere ad un’ondata di acquisizioni di banche italiane ad opera di banche straniere, il tutto foraggiato con i soldi dei contribuenti italiani.
Se fosse confermato, da parte mia e di molti altri colleghi ci sarà un’opposizione feroce in Parlamento!



