Oggi ricorre il 43 anniversario della Legge 180, più conosciuta come Legge Basaglia

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Dal nome dello psichiatra promotore della riforma che ha rivoluzionato la psichiatria italiana

Portando al superamento e alla chiusura dei manicomi. In quei luoghi si lavavano le persone con le scope di saggina. Al tramonto si legavano ai letti donne uomini e bambini. Non c’erano oggetti, vestiti, specchi, nulla che potesse comunicare: “tu sei tu”. Per i più il manicomio era un ergastolo senza colpa. Al manicomio ci finivi anche e soprattutto perché povero, orfano o deviante. Queste prassi non accadevano per cattiveria, ma erano il risultato di una psichiatria privata della sua componente emotiva e sociale.

Per lo stesso Franco Basaglia non era significativo il fatto che non ci sarebbero più stati in futuro i manicomi, ma l’evidenza che si potesse curare diversamene, che esistesse un altro modo per affrontare la questione, anche senza la costrizione. Sono convinto che le rivoluzioni si debbano combattere ogni giorno, portando avanti l’eredità di chi ha cambiato in meglio la nostra società. Per questo da 25 anni la battaglia per l’uso culturale e sociale dell’Ex Manicomio di Roma, S.Maria della Pietà, rappresenta un pezzo resistente di quella storia, di quella Rivoluzione, perché la Legge dice che i beni patrimoniali degli Ex Ospedali Psichiatrici non possono più ospitare strutture psichiatriche, ma devono servire a finanziare la Salute Mentale Pubblica.

Riccardo Corbucci