Patrizio La Pietra: “Danni devastanti anche per le piante pistoiesi”

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Fra disdette degli ordini e chiusura delle frontiere si stima che per le piante pistoiesi ci potranno essere perdite per alcune centinaia di milioni di euro. Mentre il floricolo rischia di perdere quasi il 70% del fatturato annuo.
Patrizio La Pietra: “Danni devastanti anche per le piante pistoiesi”

Il coronavirus, oltre ad essere un danno per la salute, sta producendo effetti economici devastanti. Uno dei comparti più importanti, se non il più importante della nostra provincia, sta subendo dei contraccolpi difficilmente assorbibili in tempi brevi. Fra disdette degli ordini e chiusura delle frontiere si stima che per le piante pistoiesi ci potranno essere perdite per alcune centinaia di milioni di euro. Mentre il floricolo rischia di perdere quasi il 70% del fatturato annuo.
L’appello del senatore di FdI

“Lancio un appello al distretto, alle associazioni di categoria e ai maggiori produttori. Adesso deve essere il momento della solidarietà, il momento di fare squadra. Le situazioni di crisi ci sono e ci saranno per molte aziende, soprattutto le medio piccole. Occorre un monitoraggio di queste situazioni per poi intervenire per evitare criticità. Non pensiamo solo al proprio orticello, o più opportunamente, al proprio vivaio. Questa è una guerra che può essere vinta solo se uniti. Il sistema non può permettersi un altro “Bruschi”, solo per citare il più importante, ma non unico, purtroppo. Sicuramente il governo dovrà intervenire, ma non sarà sufficiente se poi non ci sarà compattezza interna per salvare la filiera del vivaismo Pistoiese. La concorrenza interna e la logica del “mors tua vita mea” non salverà il sistema.
È una situazione estremamente difficile, unica, mai verificatasi dal dopo guerra ad oggi, e proprio per questo va affrontata con un approccio completamente diverso”.

“Credo opportuno che il distretto e le associazioni di categoria si facciano promotori di un tavolo di confronto urgente, coinvolgendo anche le banche del territorio, il cui comportamento sarà determinante per le tantissime aziende coinvolte e per la tenuta del sistema. La mia disponibilità è completa per ogni contributo che possa aiutare tutto il comparto”, conclude il senatore, capogruppo FdI 9a Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare.