Veronese: per il Mezzogiorno passare dal «dire al fare»

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I dati diffusi oggi dalla SVIMEZ sul Mezzogiorno dimostrano plasticamente quanto le parti sociali sostengono da tempo e cioè che al Sud occorre iniziare dal lavoro e, soprattutto dal lavoro giovanile e femminile

Sarebbe opportuno che lo sviluppo del Mezzogiorno non rimanesse un tema da affrontare agli inizi di ogni estate come questione da dibattere “sotto l’ombrellone”.

Per noi sarebbe utile che la politica tutta, passasse una volta per sempre dal “dire al fare”.

Per questo serve una terapia d’urto nelle politiche per il Sud.

Purtroppo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rischia, in questo senso, di essere un’altra occasione mancata per ridurre drasticamente i divari, in quanto il 40% delle risorse destinate al Mezzogiorno sono insufficienti.

Per uscire dall’emergenza, occorrono risposte concrete: efficienza della pubblica amministrazione, selettività degli interventi, grandi infrastrutture strategiche, politiche per la sicurezza e la legalità nel lavoro, favorire lo strumento della contrattazione.

È su questi temi che la UIL sollecita la Ministra Carfagna ad un confronto di merito, rapido e concreto.

Perché solo con queste politiche innovative che “rompono” con un passato recente si potranno creare tutte le opportunità affinché il Mezzogiorno non paghi due volte gli effetti della crisi.