Falcone valorizzò la dimensione internazionale delle indagini

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Io credo che Giovanni Falcone fosse un uomo con una visione ampia e profonda

Ha insegnato che nella lotta alla mafia non basta perseguire il singolo reato e individuare i responsabili di crimini anche brutali; bisogna agire su tutte le articolazioni su cui si radica il potere della mafia. Quelle sociali, quelle economiche. Quelle che oltrepassano i confini nazionali. Per questo, la risposta a tale sistema criminale non può che basarsi su indagini coordinate a livello nazionale e internazionale.

La dimensione internazionale che Falcone valorizzò nelle indagini su Cosa Nostra americana, seguendo i traffici della droga, ora è un dato acquisito per tutti. Così come è acquisita la necessità della cooperazione internazionale. All’epoca erano idee pionieristiche. Dietro tanti passi in avanti della legislazione e delle istituzioni ci sono le sue idee. E questo è ben presente nei contesti internazionali, come il palazzo delle Nazioni Unite a Vienna dove Giovanni Falcone è ricordato anche con un bassorilievo, che il direttore esecutivo dell’UNODC Ghada Fathi Waly ha voluto mostrarmi”.

Lo ha detto la ministra della Giustizia Marta Cartabia nel corso di un dialogo con Maria Falcone, pubblicato oggi su Il Foglio e che verrà trasmesso domenica 23 maggio alle 20.45 su Rai Storia, per la Giornata della Legalità, nel 29° anniversario della strage di Capaci.

Secondo Cartabia, “occorre lavorare, e intendo farlo, affinché sia sempre garantita una gestione efficiente delle imprese sequestrate e riportate nell’alveo della legalità”.