Sostenibilità alimentare, per 7 italiani su 10 corrisponde al rispetto dell’ambiente

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I dati della nuova indagine Waste Watcher International ‘Il gusto della biodiversità’

Per quasi 7 italiani su 10 la sostenibilità alimentare corrisponde al rispetto dell’ambiente nella produzione del cibo. E’ quanto emerge dalla nuova indagine Waste Watcher International ‘Il gusto della biodiversità’, promossa con il Gruppo Unitec e Assomela su rilevazione Ipsos in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità 2021 (22 maggio).

Ed alla biodiversità, nell’ottica della prevenzione degli sprechi, è dedicato il nuovo Circular Talk della campagna Spreco Zero, ‘Cogli la prima mela …’ L’appuntamento con l’incontro digitale è per venerdì 21 maggio, alle 12 sul canale youtube della campagna Spreco Zero: coordinati dal fondatore Last Minute Market e Spreco Zero Andrea Segrè, dialogheranno due operatori in prima linea, rispettivamente, nell’impegno per la prevenzione dello spreco alimentare e per la promozione della dieta mediterranea, il presidente e ad Gruppo Unitec Angelo Benedetti e il direttore Assomela Alessandro Dalpiaz. Condurrà il dialogo la giornalista Laura Galassi.

“Nell’anno pandemico si sono rese più evidenti le interconnessioni a ricaduta globale del nostro tempo – spiega Andrea Segrè, che dirige l’Osservatorio Waste Watcher International – Attentare alla biodiversità danneggiando la natura ha un forte impatto sulla sicurezza alimentare e la salute umana: le scelte di produzione agricola, trasformazione alimentare, trasporto, acquisto, gestione e fruizione del cibo sono fra le principali cause dell’allarmante perdita di biodiversità e incidono sul cambiamento climatico.

Ci ha colpito verificare la accresciuta sensibilità degli italiani sul tema: 7 su 10 (68%) dimostrano di saper correttamente definire la biodiversità come ‘una molteplicità di specie animali, vegetali e microorganismi’ e 4 italiani su 10 conoscono bene il collegamento fra la perdita di biodiversità e l’alterazione degli ecosistemi, con conseguenze rilevanti per l’abitabilità terrestre, come la pandemia Covid-19.

Esiste, infine, uno stile alimentare che, secondo gli italiani, è più rappresentativo della biodiversità, la dieta mediterranea, secondo il 63% degli intervistati, 6 su 10 quindi (dati Osservatorio Waste Watcher 2020)”.